Per il Tar Lazio, la riformulazione del giudizio da parte dell'amministrazione non può essere elusiva
Avv. Francesco Pandolfi - I documenti caratteristici per il personale delle forze armate, che registrano il giudizio dei superiori sui servizi prestati e sul rendimento dei militari, sono la scheda valutativa e il rapporto informativo.

Aspetti problematici nella compilazione

Va detto che la compilazione di questi documenti più di qualche volta presenta problemi, nel senso che non di rado il militare nota certe incongruenze e, quindi, decide di ricorrere al giudice per rivedere il giudizio.

Il contenzioso in questa materia, infatti, non manca.

In effetti questi documenti sono importanti, dal momento che rappresentano la base di giudizio per la carriera del militare e per il suo razionale impiego.

Per esempio: problemi possono porsi sulla legittimità del giudizio e della qualifica finale di una determinata scheda valutativa riferita ad uno specifico arco temporale.

Un pò quello che è successo, nella realtà, all'ufficiale che ha proposto il ricorso poi sfociato nella per lui favorevole sentenza del Tar Lazio sez. 1 bis n. 2677/2018.

La vicenda

Tutto nasce da un giudizio disancorato dalle vere capacità e qualità dimostrate dal militare nel periodo di valutazione, nonché dai risultati e dalla qualità del rendimento lavorativo.

Il bello è che, dopo una sentenza favorevole che annulla un primo giudizio sbagliato, il Commissario ad acta nominato dopo per riformularlo sbaglia a sua volta, dal momento che riscrive solo il giudizio e la qualifica finali senza passare per la motivazione reale e, in definitiva, senza far capire il perchè del nuovo giudizio, rivelatosi incompleto in quanto privo della spiegazione accurata sul suo presentarsi come deteriore rispetto ai precedenti sempre apicali.

La soluzione del caso

Interviene il giudice amministrativo e risolve nel senso favorevole al militare ricorrente.

Il Collegio di primo grado si esprime con una sentenza ben scritta e poi neanche appellata: concludendo il suo percorso argomentativo, chiude e alla fine dice che il giudizio del militare e la corrispondente qualifica sono stati formulati in assenza della espressione delle valutazioni analitiche previste dalla scheda di valutazione.

In pratica

L'Amministrazione, per ottemperare al giudicato, avrebbe dovuto prendere in considerazione tutto quanto risultante dal fascicolo personale per arrivare a formulare un diverso giudizio sul militare, rispettando i criteri di corrispondenza con questo materiale.

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Si occupa principalmente di Diritto Militare in ambito amministrativo, penale, civile e disciplinare ed и autore di numerose pubblicazioni in materia.
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