Per il Tribunale di Modena i figli maggiorenni non hanno un diritto incondizionato di permanere nell'abitazione di proprietà esclusiva dei genitori

di Valeria Zeppilli - Arrivato a una certa età, il figlio maggiorenne raggiunge una dimensione di vita autonoma a prescindere dall'indipendenza economica e, quindi, non può pretendere la protrazione dell'obbligo al mantenimento da parte dei genitori oltre ragionevoli limiti di tempo. Ma non basta: mamma e papà possono anche cacciarlo di casa.

Nella sentenza del 1° febbraio 2018 qui sotto allegata, a tale proposito, il Tribunale di Modena ha in prima battuta preso atto che in Italia non è raro che i figli, anche dopo aver raggiunto un'età tale da non poter più beneficiare del mantenimento, permangano con i genitori nella casa natale, in forza di un consolidato rapporto di solidarietà e affetto familiare costituzionalmente tutelato.

Tuttavia, il Tribunale ha anche precisato che nel nostro ordinamento non sussiste alcuna norma che attribuisce ai figli, divenuti maggiorenni, un "diritto incondizionato di permanere nell'abitazione di proprietà esclusiva dei genitori", anche contro la volontà di questi e facendo valere il solo vincolo familiare.

Il figlio può essere sempre cacciato dalla casa dei genitori

Ciò vuol dire che i genitori possono liberamente chiedere al figlio convivente di rilasciare e liberare l'immobile occupato, con la sola premura, nel rispetto del principio di buona fede, di concedergli un termine ragionevole per andarsene.

La possibilità di cacciare via di casa il figlio, peraltro, non viene meno neanche se il figlio non è pienamente autosufficiente e ha pertanto diritto agli alimenti. Infatti, come si legge nella sentenza in commento, in capo all'alimentando non sussiste "il diritto incondizionato di rimanere nell'immobile con i genitori ben potendo i soggetti tenuti all'obbligazione alimentare adempiere con modalita congrue diverse come, ad esempio, attraverso il riconoscimento di un assegno periodico (obbligazione alternativa)".

Nel caso di specie, quindi, il Tribunale non ha lasciato speranze al figlio 34enne della ricorrente: entro il 1° giugno 2018 dovrà lasciare la casa della mamma.

Tribunale di Modena testo sentenza 1 febbraio 2018
Valeria Zeppilli

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