Raddoppiano le tariffe dei medicinali per chi le acquista in farmacia in orari notturni. La novità è prevista dal decreto ministeriale del 22 settembre pubblicato in GU e in vigore dal 9 novembre

di Gabriella Lax - Raddoppiano le tariffe relative ai farmaci nell'orario notturno. L'aumento comporta un supplemento che da 3,87 euro passa a 7,50. Si tratta di una delle modifiche previste dal decreto ministeriale del 22 settembre, pubblicato in Gazzetta ed in vigore dal 9 novembre, come informa Federfarma, in base al fatto che le tariffe erano insufficienti a remunerare l'atto professionale del farmacista.

Il decreto ha cambiato la tariffa nazionale che regola anche la remunerazione delle preparazioni galeniche, cioè dei medicinali che il farmacista prepara per particolari esigenze del paziente su prescrizione medica.

Farmaci nell'orario notturno: le tariffe raddoppiano

Il sistema delle tariffe non veniva ritoccato da 25 anni. Per Federfarma si tratta di un adeguamento necessario per via delle materie prime e del delicato lavoro del farmacista. Così, «in base all'aggiornamento tariffario, in vigore dal 9 novembre scorso, il diritto addizionale per il turno di notte è stato rivalutato a 7,50 euro per le farmacie urbane e per quelle rurali non sussidiate, mentre è passato a 10 euro per le rurali sussidiate».

«Nei casi di vera necessità, vale a dire quando il farmaco è prescritto in regime di Ssn dalla guardia medica, oppure è prescritto dal medico su ricetta Ssn con l'indicazione del carattere di urgenza - precisa ancora Federfarma - l'importo del diritto addizionale è a carico del Ssn e quindi non grava sul cittadino. Nel caso poi di un paziente dimesso dal pronto soccorso, la prima dose della terapia viene somministrata in ospedale e il proseguimento della cura avviene di solito il giorno successivo, quindi c'è tutto il tempo per andare in farmacia nel normale orario di apertura».

Tariffe farmaci raddoppiate, le rimostranze di Codacons

Ma l'aumento ha suscitato l'indignazione di Codacons che, in una nota, definisce le nuove tariffe «ignobile speculazione sullo stato di necessità dei cittadini- poiché - chi acquista farmaci in orari notturni non lo fa per divertimento, ma perché si trova in un evidente stato di necessità e non può essere punito per questo - dunque - introdurre incrementi tariffari a danno di chi utilizza le farmacie di notte equivale a danneggiare chi, per motivi di urgenza o a causa di situazioni di particolare bisogno, è costretto ad uscire di casa di notte per acquistare medicinali.

A costoro non dovrebbe essere chiesto nemmeno 1 euro di sovrapprezzo, considerato che le farmacie svolgono un servizio obbligatorio e dovuto». Ed infine, evidenziano i consumatori: «i farmacisti farebbero bene ad affrontare la questione in modo diverso: ad esempio potrebbero limitare alle sole ore diurne i tanti sconti e le promozioni che praticano quotidianamente sui prezzi dei farmaci e sui prodotti in vendita e applicare il prezzo pieno di notte, in modo così da ricevere un compenso per il servizio svolto, attraverso la corresponsione di un prezzo pieno da parte dei consumatori».


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