Le novità del decreto approvato ieri in Consiglio dei Ministri sui pagamenti con bancomat e carte

di Gabriella Lax - Tetto alle commissioni sui bancomat e niente spese aggiuntive per chi paga (divieto di surcharge). È questo, in sintesi, il contenuto del decreto approvato ieri in via preliminare dal Consiglio dei Ministri, in attuazione della legge di delegazione europea 2015 sul tema delle commissioni bancarie.

Il provvedimento che recepisce in Italia la direttiva Ue Psd-2, ossia la seconda "payment services directive" su servizi di pagamento e commissioni interbancarie sulle operazioni con carta di pagamento, prevede, spiega palazzo Chigi nella nota stampa, "l'armonizzazione dei pagamenti al dettaglio, assicura procedure di autorizzazione e vigilanza ai fornitori di pagamento e agli utenti", ampliando inoltre "i diritti degli utenti dei servizi di pagamento che beneficeranno di un regime di responsabilità ridotta in caso di pagamenti non autorizzati: la franchigia a carico degli utenti passerà da 150 a 50 euro".

Pos, taglio delle commissioni bancarie in due step

Il provvedimento fissa un tetto alle commissioni interbancarie applicate sui pagamenti basati su carte.

Nello specifico, precisano dal Governo, per i pagamenti tramite carta di debito e prepagata la commissione interbancaria per ogni operazione di pagamento non potrà essere superiore allo 0,2% del valore dell'operazione stessa, mentre per le operazioni tramite carta di credito la commissione interbancaria per operazione non potrà essere superiore allo 0,3% del valore dell'operazione.

Inoltre, relativamente alle commissioni interbancarie per le sole "operazioni nazionali" tramite carte di pagamento, i prestatori di servizi di pagamento saranno tenuti ad applicare, per tutti i tipi di carte, commissioni di importo ridotto per i pagamenti fino a 5 euro rispetto a quelle applicate alle operazioni di importo pari o superiore, "così da promuovere l'utilizzo delle carte anche per questi pagamenti".

Infine, per quanto riguarda le sole "operazioni nazionali" tramite carta di debito, in via transitoria (e cioè fino al dicembre 2020), i prestatori di servizi potranno applicare "una commissione interbancaria non superiore all'equivalente dello 0,2% calcolato tuttavia sul valore medio annuo di tutte le operazioni nazionali tramite carta di debito all'interno di ciascuno schema di carte di pagamento".

Divieto di surcharge per tutelare gli utenti

Altra priorità del provvedimento di recepimento è quella di ampliare i diritti degli utenti dei servizi di pagamento che non solo "beneficeranno di un regime di responsabilità ridotta in caso di pagamenti non autorizzati, riducendo la franchigia massima a carico degli utenti da 150 a 50 euro", ma al fine di promuovere l'utilizzo di strumenti di pagamento elettronici, il testo "conferma e generalizza il divieto di applicare un sovrapprezzo per l'utilizzo di un determinato strumento di pagamento (cd. divieto di surcharge)".

Sanzioni per chi non accetta pagamenti con bancomat: l'attesa del decreto

Intanto, l'obbligo per negozi, attività commerciali e studi professionali di accettare pagamenti con carte di credito e bancomat, al momento è ancora senza sanzioni.

Si è ancora in attesa, infatti, del decreto che dovrà concretizzare le sanzioni previste in caso di violazione dell'obbligo di accettare pagamenti digitali, utilizzando il Pos (commercianti, esercenti, professionisti), introdotto con la legge di stabilità 2016.

Qualche mese fa il viceministro all'Economia, Luigi Casero, ha annunciato l'attuazione del provvedimento entro settembre.

Leggi: Multe in arrivo per chi rifiuta pagamenti con bancomat e carte

Ma ancora tutto tace su questo fronte.


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