Si tratta di un chatbot specializzato nella contestazione delle multe e ha già all'attivo 375mila vittorie in tribunale

di Gabriella Lax - Il primo avvocato robot gratuito al mondo apre ufficialmente il suo studio. E la sua peculiarità è contestare le multe. La notizia, scrive il Sole24Ore, viene riportata dalla rivista "The verge". Si tratta di un chatbot in grado di dare consulenza legale gratuita. In America ha aperto lo studio in cinquanta stati. Il suo ideatore è l'imprenditore britannico Joshua Browder.

Browder che ha battezzato il software "il primo avvocato robot del mondo". Chatbot, secondo il suo inventore, potrebbe mettere in difficoltà la lobby degli avvocati. Tuttavia si scopre che la specializzazione di questo avvocato-automatico è ottenere il risarcimento per multe ingiuste legate a biglietti del parcheggio. Il robot vanta già 375mila vittorie in tribunale.

Come funziona l'avvocato robot per le multe

Questo robot è stato istruito per comprendere le normative specifiche di 50 Stati e presentate richieste di proteste contro le multe. Si chiama DoNotPay il servizio utilizzato. Basta che il cliente scriva chiaramente la situazione ed il problema "tipo" (esistono più di mille categorie) e il bot comincia a conversare con lui per avere più dettagli. Se comprende il problema produce il testo di una lettera da mandare al Comune che va solo stampata e firmata, ed il gioco è fatto o meglio la multa è contestata. DoNot Pay serve a contestare i verbali ricevuti fino ad ottenerne l'annullamento. L'applicazione è opera di uno studente 19enne di Stanford originario di Londra, Joshua Browder, che sta letteralmente mandando in tilt la polizia di Londra e New York raggiungendo, in due anni, quota 160mila verbali contestati e annullati per parcheggio non pagato e divieto di sosta (su oltre 250mila casi analizzati).

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Gli altri robot avvocati

Il chatbot delle multe è solo l'ultima tessera del puzzle degli avvocati robot. Ricordiamo Ross che, nello studio legale Baker & Hostetler, si occupa di diritto fallimentare e aiuta gli avvocati nelle ricerche di documenti legali e sentenze a tema.

Un assistente virtuale capace di semplificare la vita. Oltre a fare le ricerche per i singoli casi è capace di fare collegamenti logici e proporre soluzioni ad hoc che aiutano l'avvocato a interpretare il caso e ad agire di conseguenza. Per gli studi legali che si occupano di contrattualistica c'è Kira, una forma di intelligenza artificiale capace di abbreviare i tempi legati alle analisi di centinaia di pagine di contratti. Il robot analizza i contratti, ne estrapola le parti più importanti per lo studio legale, individua le clausole più rilevanti.

In sostanza gli avvocati robot fanno ormai parte dell'immensa rivoluzione che l'intelligenza artificiale sta portando in moltissimi campi. Ma gli avvocati non devono temere: non saranno sostituiti da algoritmi, piuttosto gli stessi li aiuteranno a fare meglio il lavoro e a concentrarsi sui passaggi più importanti.

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Foto: donotpay
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