Tra le cause del boom di divorzi degli ultimi anni ci sono proprio i social. I risultati di una ricerca di Adeco incrociati con i dati Istat

di Gabriella Lax - Più matrimoni, ma anche molti più divorzi. Se è vero che in Italia è in leggero aumento il numero dei matrimoni, è anche vero il paradosso che si assiste ad un vero boom di divorzi, in buona parte anche a causa dei social network.

Matrimoni in aumento e impennata di divorzi

Secondo i dati Istat pubblicati alla fine del 2016, si è registrato un aumento di matrimoni: ne sono stati celebrati 194.377, circa 4.600 in più rispetto all'anno precedente (i dati sono relativi ai matrimoni sia religiosi che civili che sono stati celebrati nel 2015 nei comuni italiani), il più alto dal 2008 ad oggi.

Nello stesso tempo, si assiste ad un'impennata di divorzi, favorita dalle nuove norme sul divorzio breve (riforma entrata in vigore a metà 2015) che ha accorciato da 3 anni a 6 mesi nei casi di separazione consensuale (un anno in caso di separazione giudiziale) il periodo che deve intercorrere tra separazione e divorzio; ed ancora dalla possibilità di accordi extragiudiziali (previsti dalla legge 132 del 2014) che hanno inciso sul numero dei fallimenti matrimoniali, che nel 2015 sono arrivati a toccare quota 82.469, con un più del 57% rispetto all'anno precedente.

Rispetto ad altre città italiane, spicca Venezia dove dal 2006 al 2016, i divorzi sono aumentati (dati Istat) di oltre il 40% (41,1%) tanto che, pur di fronte a una diminuzione di residenti, le persone che hanno rotto legalmente il vincolo del matrimonio sono circa 2.400 in più del 2006. Anche nel padovano le persone divorziate lo scorso anno erano 7.183, a fronte delle 5.015 del 2006. Le cause? Da un lato la crescita della popolazione, la crisi economica e la semplificazione normativa del "divorzio breve".

I social causano più divorzi

Dall'altro, però, secondo una ricerca realizzata da Adico (associazione per la difesa dei consumatori) tra le cause che portano ad un aumento di separazioni e divorzi tra gli italiani un ruolo importante lo rivestono i nuovi modelli di comunicazione, con posto privilegiato occupato dai social network, Facebook in primis. Come riporta Il Mattino, è Carlo Garofolini, presidente di Adico a chiarire che «in oltre il 10% dei casi seguiti la causa del divorzio

è legata a nuove "amicizie" acquisite da uno dei due coniugi tramite Facebook». Insomma, prosegue Garofolini, «crediamo che i social network, molto sfruttati nell'ultimo decennio, abbiano fatto la loro parte nell'attuale crisi dei matrimoni». Perché se è vero che, da che mondo è mondo il tradimento è sempre esistito certamente «i social lo facilitano, se non addirittura lo favoriscono». Certo è «che a livello nazionale mancano - dichiara il presidente di Adico - delle politiche adeguate a favore delle famiglie e delle coppie in genere e di certo la conflittualità familiare potrebbe ridursi se la situazione economica fosse migliore». È chiaro che «in questi dieci anni le cose sono molto cambiate e continueranno a farlo. Bisogna tenerne conto - conclude - per riuscire a leggere l'evoluzione che sta vivendo la nostra società e per non restarne spiazzati».


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