Parte ufficialmente l'assegno di ricollocazione. Al via le prime 25mila lettere

di Gabriella Lax - Per i disoccupati l'assegno di ricollocazione non arriva automaticamente ma serve fare apposita richiesta. Si tratta di un assegno per chi risulta senza lavoro e dopo 4 mesi di indennità di disoccupazione non è ancora riuscito a trovarne uno. Può variare dai 250 euro ai 5mila euro. Lo strumento, che dopo uno stop, è ufficialmente al via, è destinato ad aiutare le persone disoccupate nella ricerca di lavoro offrendo un servizio personalizzato e intensivo di assistenza presso i centri per l'impiego

o operatori autorizzati. Può essere richiesto dalle persone disoccupate che ricevono la Nuova assicurazione sociale per l'impiego (Naspi) per almeno 4 mesi. I soldi però verranno erogati all'ente che aiuta il disoccupato nella ricerca di un impiego, soltanto se alla fine riesce a trovarlo. La richiesta va effettuata sul portale Anpal.gov.it o in un centro per l'impiego, in relazione al servizio offerto e delle proprie esigenze. Il programma prevede affiancamento di un tutor al soggetto destinatario dell'assegno e proposta di un programma di ricerca intensiva di una nuova occupazione; l'impegno della persona a svolgere le attività individuate dal tutor e ad accettare le offerte di lavoro congrue (articolo 25 del Dlgs 150/2015). In caso di ingiustificato rifiuto si arriverà ad una graduale riduzione delle misure di sostegno al reddito ("meccanismi di condizionalità" - articolo 21, commi 7 e 8, del Dlgs 150/2015). Prevista inoltre la sospensione del servizio se la persona ottiene un'assunzione in prova o a tempo determinato e la ripresa nel caso in cui il rapporto di lavoro abbia una durata inferiore a sei mesi. C'è una sola possibilità di cambiare l'ente che eroga il servizio di assistenza, fino a quando non viene proposta l'offerta di lavoro. Gli enti erogatori riceveranno l'assegno solo a condizione che riescano a ricollocare un disoccupato che aveva un contratto
a tempo indeterminato (anche di apprendistato), a tempo determinato di almeno 6 mesi (da 3 o 6 mesi in Basilicata, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia) o chi abbia avuto un part-time pari almeno al 50%.

La misura, avviata per il momento in via sperimentale, riguarda circa 30.000 potenziali beneficiari, individuati con estrazione casuale, che saranno avvisati dell'inserimento nella sperimentazione con messaggio al cellulare, messaggio di posta elettronica e lettera raccomandata. Intanto stanno per partire le prime 25mila lettere. 

Per informazioni è possibile chiamare dalle 9 alle 18, dal lunedì al venerdì, il numero verde 800.000.039 o inviare una e-mail a info@anpal.gov.it.


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