di Lucia Izzo - Chi non ha ancora compiuto la maggiore età potrebbe essere sanzionato in caso di violazioni del Codice della Strada, ad esempio compiute a bordo di scooter o minicar, oppure anche in caso di guida in automobile senza patente. Senza dimenticare, inoltre, che anche pedoni e ciclisti possono essere sanzionati se violano il codice della strada e le norme loro riferite.
Secondo la Cassazione (cfr. sent. n. 7268/2000, n. 3613/2013, n. 21881/2009), responsabili delle multe elevate al minorenne, ovverosia chi "mette mano al portafogli", sono i genitori o coloro che sono tenuti alla sorveglianza dell'incapace. La legge, quanto alle violazioni amministrative, considera il minore d'età un soggetto incapace, mentre tale non è l'adulto che di lui si occupa (genitore in caso di figli minorenni o tutore per l'infermo di mente).
Quali violazioni?
Codice della Strada alla mano, sono numerosi i casi in cui trasgressore può essere un minorenne, ad esempio se alla guida di moto e motorini, magari senza casco o in più persone nonostante questo sia omologato per meno, oppure di altri veicoli come le minicar.
Appare evidente che il minorenne che circoli su un mezzo, che gli è consentito guidare, può incorrere ipoteticamente in tutte le violazioni connesse alla guida (eccesso di velocità, parcheggio in zone non consentite, guida senza rispettare la segnaletica, ecc.). Diverso il caso in cui sia alla guida di un'automobile senza patente oppure se, a bordo di una minicar, non rispetti l'obbligo di usare le cinture di sicurezza.
Inoltre, sanzionabile è anche il ciclista, ad esempio per guida contromano, e anche chi utilizza skateboard, pattini e rollerblade sul marciapiede (ex art. 190 C.d.S.).
A chi intestare il verbale?
Nell'ipotesi in cui il minore violi il Codice della Strada, la stessa Cassazione (sent. n. 17189/2008) ha vincolato gli agenti accertatori precisando che il verbale debba essere redatto immediatamente e che la contestazione debba avvenire nei confronti dei soggetti "soreveglianti": pertanto, nel compilare la multa deve essere indicato espressamente il rapporto tra chi ha commesso la violazione e chi è responsabile per l'illecito amministrativo.
Casi particolari
Il genitore, tuttavia, non è sempre responsabile poichè può liberarsi dall'addebito dimostrando di non aver potuto impedire il fatto, ossia che questo è avvenuto contro la propria volontà. Si tratta di un atteggiamento di non facile dimostrazione e che la giurisprudenza valuta con rigore: ad esempio, chi lamenta che il minore si sia messo alla guida rubando le chiavi dell'auto, deve comunque rispondere dell'onere di sorveglianza ed evidenziare di aver fatto il possibile per tenere le chiavi in luogo sicuro e fuori dalla portata.
Inoltre, altro caso peculiare si ha laddove la violazione del codice della strada determini anche una responsabilità penale (ad esempio se viene investito o ferito un pedone, oppure il terzo trasportato). Se l'autore dell'illecito ha compiuto 14 anni, non ne risponderà il genitore, ma il trasgressore personalmente (se capace di intendere e di volere), mentre del risarcimento danni ne risponderà l'assicurazione
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