La novità deriva dall'emendamento presentato oggi al ddl di riforma del Codice della Strada in discussione al Senato

di Marina Crisafi - Presto potrebbe diventare realtà l'obbligo del casco per chi va in bici. A proporlo è infatti un apposito emendamento al disegno di legge di riforma del codice della Strada, in discussione al Senato.

L'emendamento (n. 2.1006), che reca la firma di Stefano Esposito (Pd) recita: "a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, è comunque fatto obbligo ai conducenti di biciclette di indossare un casco protettivo conforme ai tipi appositamente omologati".

L'ipotesi del casco obbligatorio per i ciclisti non è, comunque, una novità assoluta. Già nel 2010 si era tentato di introdurla con una proposta ad hoc (ad opera dell'allora deputato Pd, Marco Filippi, oggi senatore) di fatto naufragata.

Sul secondo tentativo proposto oggi, bisognerà quindi seguire le sorti dell'emendamento.

Il disegno di legge che delega il Governo a riformare il Codice della Strada (d.lgs. n. 285/1992) è fermo da oltre un anno e mezzo in Commissione Trasporti al Senato, dopo l'approvazione alla Camera dell'ottobre 2014.

Molte le novità proposte, che vanno ad aggiungersi alle modifiche già intervenute quest'anno a seguito della legge sull'omicidio stradale.

Il nuovo codice cambierà volto, intervenendo su tanti aspetti, dai limiti di velocità ai controlli da remoto della circolazione, dalla specializzazione delle forze di polizia stradale alla previsione di un'unica banca dati delle infrazioni, dalla predisposizione di una segnaletica ad hoc per salvaguardare gli utenti più "deboli" a misure generali sulla mobilità sostenibile.


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