Arriva dai giudici reggini una delle prime applicazioni della riforma dei reati tributari

di Valeria Zeppilli - Arriva dal Tribunale penale di Reggio Calabria una delle prime decisioni (se non la prima), con la quale, nelle aule di giustizia, si è fatta applicazione della revisione del sistema sanzionatorio penale tributario prevista dal decreto legislativo numero 158 del 24 settembre 2015, entrato in vigore il 22 ottobre scorso. 

Con sentenza del 29 ottobre 2015 (qui sotto allegata), il giudice calabrese ha infatti assolto, perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato, il titolare di una concessionaria di automobili, imputato per omesso versamento di IVA. 

Quest'ultimo non aveva corrisposto al fisco la somma di euro 181.870,00, dovuta in base alla dichiarazione IVA resa per l'anno fiscale 2007. 

Tale condotta, in precedenza prevista come reato, oggi, come ricorda lo stesso Tribunale, a seguito del decreto legislativo numero 158 non è più considerata tale. 

L'articolo 8 del citato provvedimento, infatti, ha sostituito la formulazione dell'articolo 10-ter del decreto legislativo numero 74 del 2000, che disciplina l'omesso versamento di IVA. 

Nel nuovo testo la reclusione da sei mesi a due anni non è più prevista laddove l'omissione ecceda i cinquantamila euro per ciascun periodo di imposta ma solo laddove essa sia superiore a duecentocinquantamila euro con riferimento al medesimo arco temporale.

Si alza, insomma, la soglia di punibilità. E in applicazione del favor rei l'imputato deve essere assolto.


Si ringrazia l'Avvocato Domenico Francesco Cozzupoli del Foro di Reggio Calabria per la cortese segnalazione. 

Tribunale di Reggio Calabria testo sentenza 29 ottobre 2015
Valeria Zeppilli

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