L'allarme del Codacons e la "stretta" ad automobilisti e motociclisti di tutta Italia dagli agenti "in incognito"

di Marina Crisafi - Quella di usare il telefonino mentre si è alla guida, per chiacchierare, inviare sms o peggio ancora scattare dei selfie non è solo una cattiva abitudine in crescita da sanzionare, ma è diventata la causa principale degli incidenti stradali in tutta Italia. A denunciarlo è il Codacons, che richiamando un recente studio Aci/Istat, ha sottolineato come la distrazione al volante legata all'uso di smartphone e telefonini è la causa del 20,1% degli scontri automobilistici avvenuti in Italia nel 2014.

Basta pensare, infatti, che, evidenzia lo studio, solo per inviare un breve messaggio (sms o via Whatsapp) occorrono 10 secondi di tempo (per prendere il cellulare, sbloccarlo, aprire l'applicazione e scrivere il testo), che distraggono l'automobilista dall'attenzione alla strada per circa 300 metri, mentre per lo scatto di un selfie la distrazione ammonta a un tempo medio di 14 secondi.

Dati che, a detta del Codacons, confermano come l'uso dello smartphone al volante sia motivo di preoccupazione maggiore anche rispetto alle cause più "tradizionali" di incidenti stradali: ossia l'eccesso di velocità e la guida in stato di ebbrezza.

Per questo, l'associazione invoca un giro di vite e controlli più rigorosi da parte delle forze dell'ordine, oltre a un inasprimento delle pene.

Si ricorda che l'art. 173 del Codice della strada prevede per l'uso del cellulare durante la guida, in mancanza di viva voce o auricolari, una multa variabile dai 160 ai 646 euro, oltre alla decurtazione di 5 punti della patente.

Se la violazione è reiterata, inoltre, già dalla seconda infrazione nell'arco di un biennio, si applica la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi.

E ne sanno qualcosa molti automobilisti e motociclisti di tutta Italia, "beccati", dagli agenti in "borghese" a chiacchierare amabilmente a chattare o a immortalarsi negli scatti fotografici, tenendo una mano sul volante e l'altra sul telefonino, o, peggio, facendo i "furbi" e abbassando il cellulare incrociando qualche volante.

Secondo quanto riportato dal Giornale, infatti, in questo scorcio d'estate si sono intensificati i controlli in tutto il Paese, da parte degli agenti "ombra", i c.d. vigili anti-telefonino che da nord a sud, al grido di "tolleranza zero" sono andati a caccia degli indisciplinati, pedinandoli, controllandoli e una volta "pizzicati" erogando migliaia di multe salatissime.

E se per qualcuno si tratta solo di un modo per rimpinguare le piangenti casse comunali, è anche vero che quando si guida è meglio non pensare al telefono o se proprio si deve meglio usare gli auricolari. Al fine di salvaguardare il portafogli, ma, prima di tutto, la salute, propria e degli altri.


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