Quanto la riparazione del mezzo è antieconomica il Giudice può ridurre la misura del risarcimento. In merito alla richiesta di risarcimento danni avanzata dal proprietario di una motocicletta superiori al valore commerciale del mezzo all'epoca del sinistro il G.d.P. di Ascoli Piceno (sentenza n. 39 del 22.1.2013) , richiamando anche un orientamento giurisprudenziale espresso dalla Corte di Cassazione (sentenza n. 8062/2001), ha osservato che la funzione tipica del risarcimento "è quella di porre il patrimonio del danneggiato nelle medesime condizioni in cui si sarebbe trovato se il fatto dannoso non si fosse prodotto, per cui qualora la riparazione del pregiudizio subito vada oltre la ricostituzione della situazione anteriore e produca un vantaggio economico al danneggiato, il giudice deve tenerne conto riducendo la misura del risarcimento".

Va ricordato peraltro che la liquidazione del risarcimento in concreto deve essere effettuata tenendo conto da un lato del valore di mercato del mezzo incidentato e dall'altro della necessità di maggiorare l'importo risarcitorio per una somma pari alle spese di demolizione del relitto e di quelle di immatricolazione di una nuova autovettura, detraendo il valore presumibile del relitto stesso.

Trattandosi inoltre di un debito di valore è necessario indennizzare la perdita patrimoniale che ha subito il danneggiato e vanno quindi applicati gli interessi e la rivalutazione monetaria.

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