POSTA e RISPOSTA n°92 dà spazio a PIERLUIGI REGAZZONI, uno dei 5.718 abitanti di Almè, un Comune nel bergamasco che ha un sito molto carino; Regazzoni si riferisce al mio pezzullo di colore dell'11 ago '11 del seguente testuale tenore: L'altro giorno stavo spiegando a degli irreprensibili olandesi il significato della segnaletica sui parcheggi sotto il mio studio. Prima di allontanarsi dall'auto volevano esser più che sicuri che nessun vigilotto zelante marchiasse a fuoco di multa l'affidabile berlina che li aveva sbarcati nel Bel Paese. Stamani leggo su Suddeutsche Zeitung un caldo invito ai turisti tedeschi (ma vale per tutti gli stranieri) a non pagare nessuna contravvenzione che provenga dall'Italia. Vanno semplicemente ignorate. Secondo l'autorevole quotidiano stampato a Monaco di Baviera l'Italia provvederà ad inviare delle lettere di sollecito con le istruzioni per pagare online, ma "sono un atto di disperazione" dal momento che l'Ente preposto dopo sessanta giorni manderà la pratica inevasa ed il credito inesigibile. Va ricordato che in Germania deve pagare il conducente, non il proprietario del veicolo. Se viene fotografata l'autovettura ma non chi era al volante, è inutile insistere. Pertanto, in Italia gli stranieri pagano soltanto se vengono colti sul fatto e conciliano. - Ora affido la parola al nostro visitatore Pierluigi REGAZZONI, un cognome che a me, ferrarista d'antan e tifoso del mitico Clay-boy fa venire i brividi: "Avv. Storani, Ho letto attentamente il Suo articolo. Allora a questo punto vale la reciprocità della legge ? ...se un italiano all'estero viene multato è corretto seguire le "istruzioni" riportate dal quotidiano tedesco Suddeutsche Zeitung di non pagare le multe? Mi creda è solo una mia valutazione d'impeto sui fatti. Cordiali saluti Pierluigi Regazzoni Almè (Bg)" - Temo che noi italiani dovremo attaccarci a correre a pagarle, le sanzioni provenienti dalla Crante Cermania ... stesso suggerimento che giro al lettore ALDO CECCHETTI: "Il consiglio potrebbe essere accettato, purché valga il principio della reciprocità: siamo sicuri che non pagando le multe non contestate in terra straniera - notificate mediante avviso attaccato al parabrezza - anche noi italiani possiamo tranquillamente ignorarle?" - Passo e chiudo con lo sfogo di una lettrice (post delle h.15:44 del 16 ago '11): "Provo vergogna ad essere italiana, se si va oltre confine, in Germania per esempio, si viene trattati da incivili, applicano la loro legge in modo ferreo, però quando vengono in vacanza in Italia, vogliono fare il comodo loro. Due anni fa ero ospite di un albergo, dei tedeschi, tanto educati a casa loro, hanno imposto a tutti i loro schiamazzi da ubriachi, fini alle 3 di notte, i tappi di spumante arrivavano fin sui balconi e a nulla sono valse le 'preghiere' del proprietario. Se fosse successo in Germania, altro che Polizia! Inoltre vi ricordate i cartelli fuori dai bar: vietato l'ingresso ai cani e agli Italiani?" - A presto per nuovi commenti sempre su questo form di Studio Cataldi.
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Civilista e penalista, dedito in particolare
alla materia della responsabilità civile
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