In seguito ad un lungo dibattito che ha trovato i voti contrari dei soli consiglieri laici del Pdl Marini, Palumbo, Zanon e Romano, è stata approvata la risoluzione sul processo breve dal Plenum del Consiglio Superiore della Magistratura. La risoluzione sul cd. "processo breve" firmata dai Consiglieri Aniello, Nappi, Calvi Fuzio e Virga, lancia l'allarme sul potenziale impatto negativo della norma sui processi pari ad un'amnistia.Il rischio, che si corre, come ha evidenziato uno dei firmatari della risoluzione, è che "la logica della prescrizione sia quella dell'oblio" e ha inoltre definito come "ingannevole" l'etichetta di processo europea alla norma sul processo breve. "E' dovere del Csm - ha evidenziato Nappi - denunciare il rischio connesso con l'approvazione di questo emendamento e il danno che ne potrà derivare". I consiglieri contrari alla risoluzione, Marini, Palumbo, Zanon e Romano, hanno invece palesato tutto il loro dissenso più che sulla sostanza del contenuto del provvedimento, sulla legittimità del parere stesso e cioè sulla presunta impossibilità da parte del Csm di emettere pareri, favorevoli o contrari, sui disegni di legge in discussione in Parlamento
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