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Rottamazione-ter anche dallo smartphone

L'Agenzia delle entrate riscossione lancia il nuovo servizio "Fai D.A. te" per la definizione agevolata. Niente più fila agli sportelli per aderire alla rottamazione-ter


di Gabriella Lax Rottamazione-ter al via anche utilizzando lo smartphone. A partire dallo scorso 21 dicembre si può procedere alla rottamazione delle cartelle anche online. A comunicarlo è l'Agenzia delle entrate-riscossione, presentando il nuovo servizio "Fai D.A. te".

Rottamazione-ter, al via il "Fai da te"

Il termine stabilito per presentare la richiesta è fissato dalla legge al 30 aprile 2019. Chi aderisce alla rottamazione-ter delle cartelle potrà pagare in forma agevolata, senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora, i debiti affidati alla riscossione nel periodo 2000-2017. Per le multe stradali, invece, non si devono pagare gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge.

Rottamazione-ter, ecco come presentare la domanda anche da smartphone

Grazie alla novità si potrà dunque procedere a presentare la domanda per la rottamazione da casa, attraverso pc, smartphone o tablet, dall'area libera del portale dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione. Basta trasmettere il documento di riconoscimento, senza neanche bisogno di Pin o password. Dal sito dell'Agenzia delle entrate si accede alla pagina "Definizione agevolata": si clicca sull'apposito link e e si procede ad inviare la richiesta per avere via email il "prospetto informativo" ossia un elenco delle cartelle e avvisi di pagamento da rottamare e l'importo dovuto "scontato" da sanzioni e di interessi di mora. Di seguito basterà compilare il modello DA-2018, dunque la domanda per "rottamare" cartelle e avvisi riferiti al periodo che va dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017. A tal proposito servirà inserire: dati anagrafici, dati di domiciliazione, dati di contatto, indirizzo email di riferimento dove si desidera ricevere la convalida della richiesta e, di seguito, cartelle o avvisi che si vogliono definire in modo agevolato e allegare i documenti di riconoscimento (documento di identità e dichiarazione sostitutiva attestante la qualifica del dichiarante). Infine basterà indicare il metodo di pagamento scelto: il contribuente deve indicare se pagherà in un'unica soluzione oppure in massimo 5 anni con 18 rate, le prime due in scadenza nel 2019 (nei mesi di luglio e novembre) e quattro (febbraio, maggio, luglio e novembre) dal 2020 al 2023.

Data: 26/12/2018 15:00:00
Autore: Gabriella Lax