Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, con la sentenza 20494 del 28 maggio 2010
Verrà condannato per lesioni e non per maltrattamenti il marito irascibile che ogni tanto picchia la moglie. Se la violenza è sporadica, e quindi non caratterizzata da abitualità e continuatività, non si configura infatti il reato di maltrattamenti. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, con la sentenza 20494 del 28 maggio 2010, precisando che "il carattere irascibile del marito, connesso ad episodi di violenza sporadica, non configura il reato di cui all'art. 572 c.p.". Secondo la ricostruzione che emerge dalla sentenza
della sesta sezione penale, sia in primo che in secondo grado, i giudici di merito avevano ritenuto responsabile dei reati di cui all'art. 572 del codice penale, il uomo violento e irascibile che episodicamente picchiava la moglie. Su ricorso proposto dal difensore del marito i giudici, accogliendo la posizione del ricorrente, hanno stabilito che per la configurazione del reato è necessario che "la condotta si manifesti in più atti" e "collegati dal nesso dell'abitualità". I giudici di legittimità hanno infatti negato, come invece avevano sostenuto i giudici di merito che "il carattere irascibile e instabile del (marito) possa costituire un valido elemento di prova circa l'abitualità dei comportamenti violenti cui si fa genericamente riferimento".

Altri articoli che potrebbero interessarti:
In evidenza oggi: