Arriva dalla giunta milanese la decisione di costituirsi parte civile in due processi per violenza sessuale subita da due quindicenni nel marzo 2009. Una ragazza era stata adescata all'uscita di scuola e condotta in un casolare abbandonato dove subiva violenza da un uomo di 36 anni. Un'altra aveva subito violenza sul solaio di un condominio mentre era in uno stato confusionale dovuto all'assunzione di alcol. Il vicesindaco della Città spiega che 'Il Comune di Milano dopo aver interpellato i familiari che hanno espresso il loro consenso, ha deciso di affiancarsi alle vittime nelle aule di giustizia. [...] La barbarie della violenza sessuale
assume contorni bestiali allorche' sono compiuti a danno di minorenni, che devono sopportare i traumi subiti tutta la vita. Di qui la decisione che segue ormai una prassi: quella di costituirsi parte lesa per episodi che avvengono in citta', alla luce anche delle risorse investite per prevenire questi reati e devolute alle associazioni che si occupano dell'assistenza delle donne violentate'. Il Vicesindaco ricorda che il Comune ha recentemente ottenuto un risarcimento in un procedimento che ha portato alla condanna di un diciottenne accusato di stupro ai danni di una quattordicenne nei pressi di via Breda. Si tratta della "quinta vittoria. Che e' seguita ad altre sentenze altrettanto favorevoli. Quella per lo stupro di Bisceglie del febbraio 2006, confermato in Cassazione. Quindi altri tre processi conclusi in Appello, che hanno riconosciuto un risarcimento al Comune: lo stupro del Parco Lambro che ha visto la condanna di 6 cinesi per lo stupro di una connazionale, avvenuto nell'agosto 2007; lo stupro di via Breda, che ha visto la condanna di un romeno di 28 anni, accusato di aver violentato nel maggio 2008 una ragazza italiana di 21 anni; lo stupro di una ragazza minorenne marocchina da parte di un italiano nel febbraio 2008'.

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