La Quinta Sezione Penale della Corte di Cassazione (Sent. n. 35874/2009) ha stabilito che commette reato di ingiuria il marito che offende la suocera davanti alla moglie e ciò anche se il fatto avviene quando la suocera non è presente. L'ingiuria infatti si considera perpretata ai danni della moglie. Gli Ermellini hanno evidenziato che "per quanto gli epiteti e le volgari espressioni di disprezzo pronunciate dall'imputato" si riferissero ad altro soggetto, "e cioè alla madre di costei, non vi è dubbio che ne sia derivata una lesione del decoro della stessa interlocutrice: il che inevitabilmente accade quando sussiste uno stretto legame parentale fra la persona alla quale le espressioni offensive sono comunicate e quelle destinataria delle offese, traducendosi tale condotta in una mancanza, nei confronti del percettore di tali espressioni, del rispetto che, quale componente della dignità umana, è dovuto a ciascuno dei consociati".

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