Breve guida alla PA: principi costituzionali ed eurounitari, distinzione con gli altri poteri dello Stato, funzioni della pubblica amministrazione

Guida diritto costituzionale

di Luca Passarini - La Pubblica Amministrazione è il soggetto al quale il nostro ordinamento affida la cd. funzione amministrativa, che ha per scopo e oggetto il soddisfacimento in concreto degli interessi pubblici della comunità.

Ciascuna pubblica amministrazione, infatti, cura un interesse pubblico specifico con il fine di soddisfare i molteplici interessi della comunità.

Vediamo quindi come agisce in concreto la pubblica amministrazione e come svolge la propria funzione amministrativa:

Pubblica amministrazione e funzione amministrativa

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Nell'affermare che la pubblica amministrazione svolge la funzione amministrativa, dobbiamo innanzitutto precisare che quest'ultima può essere intesa in senso sia oggettivo che soggettivo.

In senso oggettivo può essere definita come l'attività diretta alla cura concreta degli interessi pubblici.

In senso soggettivo, invece, può essere intesa come le strutture adibite allo svolgimento delle funzioni amministrative.

Come si è detto, l'amministrazione pubblica cura gli interessi pubblici della comunità, ma ciò non implica che tutti gli interessi di tali soggetti debbano essere soddisfatti mediante l'amministrazione pubblica. Infatti, taluni di questi interessi possono essere soddisfatti anche dai singoli privati nel modo che ritengono più adeguato.

Funzione di indirizzo e funzione amministrativa

A tal proposito si può distinguere la funzione di indirizzo politico, a cui spetta l'individuazione degli obbiettivi e degli interessi da perseguire mediante l'azione pubblica, dalla funzione amministrativa. Gli apparati politici hanno la funzione di individuare quali interessi non possano essere soddisfatti individualmente dai cittadini e quali richiedano un intervento pubblico. La pubblica amministrazione, invece, ha il compito di attuare gli indirizzi politici, operando concretamente e materialmente per l'effettivo soddisfacimento degli interessi prescelti, garantendo il soddisfacimento di tali interessi con il minor sacrificio possibile degli altri.

In altre parole, i soggetti politici definiscono quali sono gli interessi pubblici che vanno perseguiti, ma ciò non significa che siano sempre in grado di individuare specifici interessi per particolari circostanze. Ciò implica che gli atti di indirizzo politico sono caratterizzati da un certo grado di generalità, limitandosi solo all'individuazione degli interessi pubblici primari.

La dottrina ha definito la discrezionalità

come la facoltà di scelta fra più comportamenti giuridicamente leciti per il soddisfacimento dell'interesse pubblico rispondente alla causa del potere esercitato. Al contrario, a volte, il potere amministrativo è vincolato e del tutto privo di discrezionalità, mancando in questa previsione la possibilità di scelta.

Pubblica amministrazione: i principi europei

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L'attività della pubblica amministrazione è svolta nel rispetto dei principi europei.

Fra di essi vengono in rilievo, in particolare, i principi del contraddittorio, del legittimo affidamento, di proporzionalità e sussidiarietà, di efficacia, pubblicità e trasparenza dell'azione amministrativa e di responsabilità dello Stato e dei funzionari pubblici per danni causati da comportamenti illeciti nello svolgimento delle proprie funzioni. Essi vengono considerati declinazione del principio più generale dello Stato di diritto, considerato fondante della stessa Unione Europea.

Pubblica amministrazione: i principi costituzionali

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La pubblica amministrazione agisce poi, chiaramente, nel rispetto dei principi sanciti dalla nostra Costituzione. Ci si riferisce in particolare ai seguenti:

  • Principio di buon andamento (art. 97 Cost): impone efficacia, efficienza, celerità, miglior contemperamento degli interessi, minor danno per i destinatari ed economicità dell'intervento delle pubbliche amministrazioni
  • Principio di legalità (art. 97 Cost) l'attività delle pubbliche amministrazioni deve mantenersi nei binari stabiliti dalla legge o da altre fonti normative abilitate (sent. 383/1998). Consegue che gli atti normativi che siano contrari a norme di legge possono essere disapplicati e annullati dal giudice amministrativo. Per rispettare tale principio la PA deve operare conformemente alle leggi (legalità sostanziale) e nei limiti delle leggi (legalità formale).
  • Principio di imparzialità (art. 97 Cost): richiede la ponderazione e composizione degli interessi pubblici da soddisfare con gli interessi pubblici da sacrificare. Comporta il divieto di operare discriminazioni prive di ragionevole giustificazione. (Corollario è la trasparenza amministrativa). Ne deriva il principio di pubblicità e trasparenza della PA che comprende l'obbligo di motivazione degli atti, l'accesso agli atti e la partecipazione procedimentale in alcuni casi.

I principi costituzionali che regolano l'attività della pubblica amministrazione sono stati poi meglio specificati dalla L. 241/1990.

Riferimenti bibliografici:

L. Mezzetti, Manuale breve di diritto costituzionale, Giuffrè, 2018


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