Quando non è garantita la velocità di navigazione prevista è possibile recedere dal contratto senza costi di disattivazione

di Raffaella Feola - Internet ormai è il motore della società: esso è indispensabile per essere informati, per mettersi in contatto con altri e anche per lavorare. E' chiaro, quindi, che una connessione ad Internet lenta può causare forti disagi.

Ma cosa bisogna fare se la connessione Adsl non funziona? Si può recedere dal contratto con la società telefonica senza pagare penali?

Le società telefoniche, quando reclamizzano il loro "prodotto", promuovono spesso una determinata velocità di navigazione, la quale è ribadita anche all'interno del contratto con il cliente e, pertanto, va garantita.

Quando si verificano problemi circa la velocità di navigazione, generalmente come prima cosa l'utente contatta un operatore per lamentarsi circa la scarsa velocità e spesso si sente dire che i rallentamenti sono dovuti alle troppe utenze che "agganciano" quella zona o, addirittura, che le problematiche lamentate in realtà non sono addebitabili alla società di telefonia, quanto, piuttosto, all'incapacità dell'utente stesso di utilizzare correttamente i servizi.

Verifica della velocità di navigazione

Esistono, però, dei software che permettono agli utenti di verificare l'effettiva velocità di navigazione che hanno a disposizione. Il principale è "Ne.Me.Sys", messo a disposizione dalla "AgCom" (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) e totalmente gratuito. La velocità riscontrata da Ne.Me.Sys è certificata da un report in formato pdf, con il quale è possibile chiedere all'operatore il ripristino della velocità concordata nel contratto.

Più precisamente, l'operatore telefonico, una volta ricevuto il certificato generato da Ne.Me.Sys., ha a disposizione 30 giorni di tempo per ripristinare i parametri di qualità previsti dal contratto. Con una seconda misurazione, fatta dopo 45 giorni dalla prima, l'utente può quindi verificare se effettivamente vi è stato un miglioramento della qualità della linea Adsl.

Laddove il riscontro sia negativo, è possibile il recesso dal contratto senza alcun costo di disattivazione, ma previa semplice raccomandata da inviare all'operatore, dando un preavviso di un mese.

La delibera n. 656/14/CONS, prevede, in alternativa, la possibilità per l'utente di domandare all'operatore una modifica gratuita dell'offerta concordata.

Adsl lenta: possibilità di disdetta

Sostanzialmente, Ne.Me.Sys. non è altro che uno strumento che fornisce il "materiale probatorio" adeguato per potersi avvalere di una facoltà genericamente riconosciuta dalle regole che disciplinano i contratti.

L'articolo 1453 del codice civile, infatti, prevede al primo comma che "nei contratti con prestazioni corrispettive, quando uno dei contraenti non adempie le sue obbligazioni, l'altro può a sua scelta chiedere l'adempimento o la risoluzione del contratto, salvo, in ogni caso, il risarcimento del danno".

Insomma: il consiglio per gli utenti è quello di non rassegnarsi ma di far valere i propri diritti e pretendere che il servizio concordato e per il quale si corrisponde un prezzo funzioni come deve.


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