Il Codacons comunica che secondo gli ultimi dati forniti da Fmi, a motivo del fatto che il Pil subirà un calo del 2,2% quest'anno e dello 0,6% nel prossimo anno, sarà recessione per l'Italia sia nel 2012 che nel 2013; secondo l'associazione Bankitalia era stata più ottimista considerando le stime di un calo del 1,5% per quest'anno e di zero per il prossimo. Anche il Codacons batte il chiodo sulle liberalizzazioni: secondo l'associazione capitanata da Carlo Rienzi si tratta dell'unica soluzione al fine di invertire la tendenza alla crisi, e l'unica via per permettere alle famiglie di continuare a sopravvivere, fermo restando che secondo il Codacons il premier Monti non dovrebbe permettere che il decreto venga ulteriormente annacquato e subisca modifiche. L'associazione addita l'esempio dei farmaci di fascia C nei supermercati, la cui presenza è ad esempio ora possibile soltanto se "nella regione non sono state assegnate almeno l'80% delle sedi farmaceutiche messe a concorso al settore del commercio dove la liberalizzazione è riservata alle vendite abbinate promozionali". Codacons denuncia inoltre la sparizione dei saldi liberi e delle mai apparse vendite sottocosto libere, e rinnova le proposte per quanto riguarda i carburanti: obbligo di insegne luminose per i distributori, la realizzazione di un sito internet del ministero nel quale il consumatore abbia accesso all'elenco dei 10 distributori più vicini alla sua città con prezzi annessi, eliminazione dei millesimi, e ordine dei prezzi indicati nel tabellone con benzina, ancora la più utilizzata, al primo posto al fine di non generare confusione.

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