Due neonati prematuri sono morti a causa dei blackout elettrici, ha denunciato Medici per i Diritti Umani-Israele, no-profit israeliana che dal 1988 si occupa del diritto alla salute nello Stato ebraico e nei Territori palestinesi. "A causa della mancanza di energia elettrica, possiamo segnalare che il reparto di terapia intensiva neonatale ha smesso di funzionare. Due bambini prematuri sono morti e c'è un rischio reale per la vita di altri 37 bambini prematuri", ha affermato il gruppo in una nota riferendosi all'ospedale al-Shifa.
''A pochi minuti dalla morte''. Si sente così Muhammad Abu Salmiya, il direttore dell'ospedale al-Shifa, intervistato dall'emittente al-Jazeera dall'interno della struttura che sarebbe assediata dai carri armati israeliani. Spiegando che l'ospedale è isolato, ''rimasto senza elettricità, Internet e perfino senza acqua e forniture mediche'', Abu Salmiya denuncia di essere ''completamenti tagliati fuori dal mondo intero''. E sostiene che ''abbiamo inviato molti Sos al mondo, ma nessuno è stato ascoltato, non abbiamo avuto alcuna risposta''. ''Il complesso ospedaliero è transennato e preso di mira - denuncia Abu Salmiya -. Qualsiasi persona in movimento all'interno del complesso viene presa di mira. Le forze di occupazione israeliane sono fuori e impediscono a chiunque di muoversi''. Il quotidiano Haaretz aggiunge che la comunicazione con l'ospedale di al-Shifa è stata interrotta.
Le Forze di difesa israeliane hanno reso noto di aver ucciso un comandante di Hamas che "teneva circa mille residenti di Gaza ostaggio nell'ospedale Rantisi". In una nota, le Idf hanno comunicato che, sulla base di informazioni di intelligence raccolte dallo Shin Bet e dal direttorato dell'Intelligence militari, le truppe della Brigata Givati hanno condotto un raid per colpire Ahmed Siam. Due giorni fa, secondo le accuse israeliane, il comandante di Hamas aveva impedito a circa un migliaio di persone di evacuare l'ospedale Rantisi, a nord di Gaza. Secondo le Idf, Siam è stato ucciso nel raid contro la scuola al-Buraq, dove si nascondeva insieme ad altri operativi di Hamas sotto il suo comando. "Ahmed Siam ha dimostrato ancora una volta che Hamas usa i civili della Striscia di Gaza come scudi umani a fini terroristici", hanno denunciato le Forze di difesa israeliane.