L'amministratore è l'organo delle società demandato alla gestione interna e alla rappresentanza esterna delle stesse. All'amministratore spettano tutta una serie di obblighi e responsabilità connesse all'andamento dell'attività imprenditoriale del soggetto giuridico e per essere nominato tale è necessario che egli possegga requisiti di "onorabilità, professionalità e indipendenza", così come indicato dall'art. 2380 bis co. 2 c.c.; accanto a queste prerogative, lo statuto della società può disporre ulteriori requisiti per i soggetti che assumono tale carica.

Nelle società, la figura dell'amministratore può essere unipersonale o collegiale; in questo secondo caso si parla di consiglio di amministrazione, il cui numero dei componenti può essere determinato specificatamente dallo statuto oppure l'atto può indicarne la soglia minima e massima della composizione.

L'art. 2382 c.c. indica inoltre le cause di ineleggibilità degli amministratori, che sono: inabilitazione, interdizione e dichiarazione di fallimento.