Considerato tra i più gravi dei delitti, l'omicidio è un reato previsto dall'art. 575 c.p. che consiste nel cagionare la morte di un altro soggetto. Questo può avvenire con dolo, ossia con volontà e intenzione, con colpa, cioè per negligenza, imprudenza o imperizia, o per preterintenzione, come conseguenza cioè di altra fattispecie di reato.

La disciplina di riferimento intende tutelare il bene giuridico della vita e prevede la pena della reclusione da ventuno a trent'anni o dell'ergastolo per l'omicidio doloso; mentre per l'omicidio colposo è prevista la reclusione da sei mesi a cinque anni, da due a sette anni se il reato avviene in violazione di norme a tutela dagli infortuni sul lavoro e da tre a dieci anni se è provocato dall'esercizio abusivo di una professione. Sia nella sua accezione dolosa che in quella colposa, l'omicidio è procedibile d'ufficio.

L'omicidio è un reato a forma libera, che può essere cioè consumato mediante qualsiasi condotta sia di tipo commissivo che omissivo.