Si è tenuto il 13 giugno scorso, presso la prestigiosa Sala dei Notari di Perugia, l'evento celebrativo del cinquantenario dalla "prima" riforma del diritto di famiglia.
L'evento
L'evento, di indubbia rilevanza sociale prima ancora che giuridica, ha visto la partecipazione di relatori di fama nazionale nell'ambito del diritto di famiglia come il Prof. Alberto Figone, il Prof. Ferruccio Auletta e il Dott. Francesco Antonio Genovese, già Presidente della I sezione civile della Corte di Cassazione.
Dopo i saluti istituzionali del Presidente della Corte d'Appello Dott. Barbuto, del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa Cugini, della Presidente del Tribunale di Perugia Dott.ssa Giardino e del Presidente dell'Ordine degli Avvocati Avv. Carlo Orlando, ha preso la parola l'avv. Simone Marchetti, Coordinatore della Commissione Persona Famiglia e Minori dell'Ordine che ha organizzato l'evento unitamente al CPO dell'Ordine degli Avvocati e a tutte le associazioni specialistiche in materia presenti nel territorio.
L'evoluzione normativa del diritto di famiglia
Si è parlato dell'evoluzione normativa, giurisprudenziale e sociologica dalla Riforma del 1975 fino ai giorni d'oggi, del processo di famiglia, di affidamento dei figli nella crisi coniugale e di altri aspetti di diritto minorile.
"Dal 1975 ad oggi il diritto di famiglia ha avuto un'evoluzione straordinaria, non paragonabile a nessun'altra branca giuridica. Allora era presente un unico modello familiare di riferimento (matrimonio tra uomo e donna in chiesa), nei decenni successivi invece si sono moltiplicate le forme di relazione familiare. Allo stesso modo le separazioni e i divorzi hanno avuto numeri assolutamente contenuti fino alla fine del secolo scorso, per poi avere dal 2000 in avanti un vero e proprio boom" afferma il consigliere dell'Ordine meneghino, l'avv. Simone Marchetti.
Tra le novità più importanti della riforma del '75, una su tutte fondamentale, spiega ancora Marchetti: "viene equiparato, in ambito familiare, il ruolo e la posizione dell'uomo e della donna, del marito e della moglie. Prima della riforma, una ragazza fin quando viveva con la propria famiglia di origine era sottoposta giuridicamente al padre (patria potestà); quando si sposava, si sottoponeva giuridicamente al marito (potestà maritale). Con la riforma del 1975 la potestà maritale viene abrogata mentre la patria potestà viene sostituita dalla potestà genitoriale, ovverosia la sottoposizione giuridica dei figli non più al solo padre ma ad entrambi i genitori".
"É stata una grande soddisfazione per l'Ordine degli Avvocati di Perugia - conclude il consigliere - aver organizzato un evento del genere che, tra la sessione mattutina e quella pomeridiana, ha visto la partecipazione di circa 400 avvocati. In sala erano altresì presenti psicologi, sociologi ed assistenti sociali a conferma del grande interesse che suscitava l'argomento trattato, anche fuori dal perimetro più strettamente giuridico e giudiziario".