La "task force" dovrebbe essere finanziata col Recovery plan. E i magistrati onorari si dicono pronti a dare il proprio contributo per lo smaltimento dell'arretrato

Toghe onorarie in Cassazione

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Magistrati onorari pronti a dare il proprio contributo per lo smaltimento dell'arretrato. E in primis in Cassazione le toghe onorarie arriverebbero coi fondi del recovery plan per sgravare i giudici dall'arretrato concernente i rapporti cittadini-fisco. Mentre i numeri parlano di un aumento del 5,6% delle cause alla suprema corte nel 2020. A tal proposito, nel corso dell'inaugurazione dell'anno giudiziario 2021 il primo presidente Pietro Curzio ha chiesto all'Esecutivo ed al Parlamento di riformare la giustizia con il piano nazionale di ripresa e resilienza dando garanzie affinchè possano essere raggiunti gli obiettivi fissati e dall'unione stessa si possano aver ei finanziamenti. Proprio dall'Ue potrebbero arrivare risposte: circa a 2,3 miliardi di euro del recovery plan potrebbero servire per assunzioni a tempo determinato finalizzate alla riduzione dell'arretrato. Come chiarito dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede servirà a sostenere: «l'innovazione organizzativa della Corte, alla quale saranno destinati anche cento magistrati ausiliari per coadiuvare la sezione tributaria».

Le risorse per la giustizia dal Recovery plan

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Sempre il presidente Curzio ha dato i numeri della Cassazione. Dei circa 3 miliardi di euro attribuiti della bozza di Pnrr trasmessa al Parlamento

al settore della giustizia andranno 2,3 miliardi per finanziare il rafforzamento e la riqualificazione dell'ufficio per il processo. In sintesi: arriverebbero 16 mila addetti con contratto a tempo determinato e da 2 mila magistrati onorari aggregati con l'obiettivo di smaltire l'arretrato che rappresenta il principale fattore di rallentamento dei processi e l'ostacolo pratico all'attuazione del diritto alla ragionevole durata dello stesso. A questi si aggiungano altri 4.200 operatori amministrativi a tempo determinato saranno chiamati a rafforzare il sistema.

Toghe onorarie, andare oltre il Recovery plan

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Di fronte alle gravi emergenze derivate dalla pandemia, ed all'aumento degli arretrati, anche l'Associazione della magistratura onoraria si dichiara disponibile «a mettere a disposizione del Paese professionalità ed esperienza ultraventennale» e creare una sorta di task force per «abbattere nell'arco di tre anni l'arretrato».

In cambio chiedono l'approvazione, in tempi brevi, con Decreto legge della riforma della magistratura onoraria che "riconosca la piena dignità e la permanenza nelle funzioni ed il rispetto dei diritti costituzionali (in primis previdenziali ed assistenziali), ancora oggi inopinatamente negati". Secondo i calcoli fatti nelle task force per abbattere l'arretrato i magistrati precari in servizio da 25 anni, la spesa sarebbe nel triennio inferiore ai 200 milioni a fronte di un beneficio di oltre 40 miliardi di euro, visto che tanto costa all'Italia l'inefficienza della giustizia, l'equivalente del 2,5% del PIL.


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