Dopo il sondaggio per l'addio al cambio dell'ora due volte all'anno toccherà poi ai singoli Stati decidere se restare all'ora solare o all'ora legale poiché la scelta del fuso orario resta una competenza nazionale

di Gabriella Lax - Addio al cambio tra ora legale e ora solare. L'annuncio clamoroso era arrivato da Jean Claude Juncker, presidente della Commissione Europea. La decisione farebbe seguito al maxi sondaggio che ha coinvolto gli Stati europei, secondo il quale la maggior parte dei cittadini ha votato per l'abolizione dell'ora solare e il mantenimento dell'ora legale per tutti i 12 mesi dell'anno. Ricordiamo che l'ora legale, relativa al periodo estivo, con lo spostamento di un'ora avanti delle lancette degli orologi consente di sfruttare meglio la luce del sole (vedi anche Ora legale: cos'è e a cosa serve).

Addio al cambio tra ora legale e ora solare

La stessa Commissione Europea tra luglio e agosto ha chiesto a 4,6 milioni di persone con un sondaggio quanto fosse importante l'ora legale: l'84 per cento degli intervistati ha richiesto l'abolizione del cambio orario tra legale e solare e si è pronunciato a favore dell'abolizione dell'ora solare e per il mantenimento dell'ora legale per tutti e 12 i mesi dell'anno. I cittadini più attivi nella consultazione sono stati quelli di Germania (3,79% della popolazione) e Austria (2,94%); piuttosto bassa invece la partecipazione in Gran Bretagna (0,02%) e Italia (0,04%). La Commissione Ue pubblicherà a breve i risultati ufficiali e presenterà poi le sue raccomandazioni su da farsi.

Come spiega Juncker, in un'intervista rilasciata ad un quotidiano tedesco, è necessario rispettare il volere dei cittadini. Una proposta definitiva da parte della Commissione Ue arriverà nelle prossime settimane, poi la misura dovrà essere approvata dal Parlamento europeo e dai capi di Stato e di governo, il Consiglio europeo.

La decisione finale toccherà ai governi dei singoli Paesi. Come ha precisato la stessa Commissione: «Spetta agli stati membri decidere se restare all'ora solare o all'ora legale», in quanto «la scelta del fuso orario resta una competenza nazionale».

Un processo di modifica che si annuncia lungo e che, probabilmente, non verrà completato prima del 2021.


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