I dati raccolti saranno conservati sui singoli device e non su un server centrale; non traccerà gli spostamenti, ma solo i contatti di prossimità tra smartphone

di Gabriella Lax - Comincia da oggi la sperimentazione dell'app Immuni in 4 regioni. E a sole poche ore dal suo avvio, l'applicazione per smartphone Android e iOS è la più scaricata tra quelle più popolari come WhatsApp, Instagram e Tik Tok.

Immuni si parte da 4 regioni

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Comincia esattamente da Liguria, Marche, Abruzzo e Puglia la sperimentazione iniziale dell'app Immuni per tracciare i contatti contagiati dal covid 19. In realtà il download dell'applicazione potrà essere effettuato da tutt'Italia, ma il sistema che allerta chi è stato a contatto con un positivo al Coronavirus sarà attivo solo nelle Regioni che aderiranno alla sperimentazione. Nelle altre regioni l'app sarà collegata al Sistema Sanitario Nazionale, si dovrà attendere qualche giorno alla chiusura della sperimentazione. L'app non consentirà di risalire all'identità dell'utente, sarà gratuita e su base volontaria e sarà limitata alle procedure di tracciamento del contagio, con una disciplina di questo particolare trattamento dei dati personali. I codici scambiati fra smartphone che entrano in contatto sono cifrati e anonimi e non permetteranno di risalire all'identità dell'utente. Gli unici dati richiesti dopo l'installazione sono relativi alla provincia di residenza. Si tratta di un'applicazione senza pubblicità.

A cosa servirà l'app "Immuni"

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Immuni è una piattaforma che consente di utilizzare le informazioni relative agli spostamenti e ai contatti fra cittadini nel corso di un'emergenza sanitaria. I dati raccolti saranno conservati sui singoli device e non su un server centrale; non saranno tracciati gli spostamenti, ma solo i contatti di prossimità tra smartphone; non sarà obbligatorio scaricarla, né usarla; i dati potranno essere condivisi solo con l'autorizzazione del possessore dello smartphone; tutti i dati raccolti e condivisi con il server centrale (gestito da Sogei), dovranno essere cancellati entro dicembre 2020.

Nel caso in cui si dovesse avere un contatto con una persona risultata positiva, l'app invierà una notifica che potrebbe essere "Immuni ha rilevato che il giorno X sei stato vicino a un utente Covid-19 positivo. Segui le indicazioni del tuo medico. Rimani a casa per i 14 giorni successivi alla data del contatto".

Leggi anche Immuni: come funziona l'app di tracciamento contagi

Le polemiche sulla grafica stereotipata

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E a poche ore dall'arrivo l'app immuni fa discutere anche per la veste grafica scelta. Una donna dedita al figlio e attorniata da una pianta o un uomo al pc. Immagini che proprio non sono piaciute perché risultate nel 2020 troppo stereotipate.

«Come è possibile che l'immagine della donna nel 2020 sia ancora legata, anche all'interno delle istituzioni, agli stereotipi più logori e abusati? La vicenda dell'app non va minimizzata perché è sintomo di qualcosa di grave e profondo», commenta dal profilo Twitter il vice segretario Pd, Andrea Orlando. Su Twitter interviene anche la ministra delle Pari opportunità Elena Bonetti: «Ho scritto ieri alla Ministra Paola Pisano e mi ha subito rassicurato sul fatto che si sta lavorando ad una modifica, che sarà rilasciata entro breve».


Foto: 123rf.com
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