Eseguita oggi la misura cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di Francesco Bellomo, ex magistrato del Consiglio di Stato. Tra le accuse contestate quella di maltrattamenti nei confronti di alcune allieve

di Redazione - E' stata eseguita oggi dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Bari la misura cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal gip del tribunale del capoluogo pugliese, nei confronti di Francesco Bellomo, ex magistrato del Consiglio di Stato e docente e direttore scientifico dei corsi post-universitari per la preparazione al concorso in magistratura. Tra le accuse mosse quella di maltrattamenti nei confronti di alcune allieve del corso.

L'accusa: tra gli obblighi divieto nozze

Secondo gli inquirenti, con abuso dell'autorità di docente e del prestigio della funzione di magistrato, Bellomo avrebbe imposto una serie di obblighi e di divieti, 'del tutto estranei alle finalità di una scuola di formazione giuridica e di preparazione al concorso di magistratura'.

Tra gli obblighi imposti alle allieve, si legge nell'ordinanza di custodia cautelare emessa oggi dal gip Antonella Cafagna e riportata da Adnkronos, ci sarebbero stati anche "il divieto di avviare o mantenere relazioni intime con soggetti che non raggiungessero un determinato punteggio" attribuito secondo il suo l'insindacabile giudizio e "il divieto di contrarre matrimonio a pena di decadenza automatica dalla borsa".


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