Lo sblocco delle addizionali stabilito dalla legge di Bilancio farà sentire i suoi effetti a partire dalla scadenza del prossimo 17 giugno, data prevista per il versamento dell'acconto di Imu e Tasi

di Gabriella Lax - Tra Imu, Tari e Tasi, è in arrivo una stangata di pagamenti. Lo sblocco delle addizionali stabilito dalla legge di Bilancio farà sentire i suoi effetti aa partire dalla scadenza del prossimo 17 giugno.

Imu e Tasi, acconto il 17 giugno

È l'effetto della legge di Bilancio 2019 che non ha prorogato il blocco delle addizionali locali e dell'Imu sulle seconde case, congelate nel 2016. Dunque regioni e comuni potranno aumentare le aliquote fino ai livelli massimi.

Come riporta il sole 24 Ore, si tratta per l'Imu del 9,4% dei capoluoghi, del 2,4% per quanto riguarda la Tasi. A Torino l'Imu sulle case affittate a canone concordato sale dal 5,75 al 7,08 per mille. Se poi si decide di non pagare adesso, al primo richiamo, si potrà saldare tutto entro il prossimo 16 dicembre. Da ricordare inoltre che alcuni Comuni hanno accorpato l'Imu

e la Tasi: così facendo, con l'abolizione della Tasi, è stata aumentata l'Imu che nel saldo finale non dovrebbe dividersi dall'importo delle due imposte separate. In questo caso il proprietario può pagare in un primo momento l'Imu con l'aliquota del 2018 e poi passare fare il conguaglio col saldo finale. Ai contribuenti ricordiamo di verificare le date di cessazione dei contratti di locazione perché una casa sfitta potrebbe avere una aliquota diversa rispetto a quando al suo interno c'era l'inquilino. Per quanto riguarda le case date in comodato ai figli: se il proprietario non dovesse avere i requisiti per lo sconto previsto dallo Stato del 50%, potrebbe però godere delle riduzioni sulle aliquote fissate dai Comuni.


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