Manifestazione per chiedere un'accelerazione dei lavori parlamentari in vista del termine ultimo del 24 settembre concesso dalla Corte Costituzionale

di Gabriella Lax - Hanno firmato in più di 7.500 solo nel weekend, in 56 città e 113 tavoli. Firme per legalizzare l'eutanasia che si aggiungono alle 130.000 raccolte dal 2015 e già depositate in Parlamento. Per tenere viva l'attenzione sulla proposta di legge per l'eutanasia legale l'associazione "Luca Coscioni", oggi, dalle 11.30 alle 13, quasi in contemporanea con la ripresa delle audizioni in Commissioni riunite Giustizia e Affari sociali (prevista dalle 9 di stamane) sarà a manifestare davanti a Montecitorio per chiedere un'accelerazione dei lavori.

Fine vita: la proposta di legge

La proposta di legge, come chiarisce una nota dell'associazione, da due mesi è nell'agenda dei lavori delle Commissioni Giustizia e Affari Sociali, ma finora è stata discussa solo per tre ore. Il prossimo 24 settembre 2019 quando scadrà il termine che la Corte Costituzionale ha dato al Parlamento per estendere le tutele costituzionali anche alle libertà fondamentali delle persone che chiedono di essere aiutate a porre fine alla propria vita, a causa di una condizione di sofferenza insopportabile nel quadro di una malattia irreversibile.

Eutanasia legale: la manifestazione a Roma

Oggi, nel corso della manifestazione, con lo slogan "Eutanasia: parlamentari, vi restano 6 mesi per farvi vivi", Marco Cappato, l'Avv. Filomena Gallo, Mina Welby, il Dott. Riccio, i famigliari delle persone che più hanno lottato per una legge sul fine vita e i manifestanti presenti indosseranno pettorine in rappresentanza delle decine di migliaia di italiani che firmato l'appello a favore della libertà di scelta.

Le firme saranno consegnate a Di Maio, Salvini, Zingaretti E Berlusconi, appena questi risponderanno alla lettera con richiesta di incontro inviata dai leader dell'Associazione. Nel testo gli si chiede di lavorare, attraverso il proprio gruppo parlamentare, per un rapido e approfondito confronto sulla PDL popolare per assicurare il rispetto dell'ordinanza della Corte costituzionale.

In particolare evidenzia Marco Cappato, tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni: «Metà del tempo indicato dalla Consulta al Parlamento per garantire libertà fondamentali alla fine della vita è ormai trascorso ma la Camera dei Deputati è ancora nella fase delle audizioni.

Di questo passo, la scadenza del 24 settembre indicata dalla Corte costituzionale sarà mancata. In quella data, i giudici costituzionali potranno comunque decidere su quella che il loro Presidente Giorgio Lattanzi ha definito "incostituzionalità prospettata". Ma sarebbe un'occasione persa da parte del Parlamento per esercitare la propria funzione legislativa, a 5 anni e mezzo dalla presentazione della legge di iniziativa popolare sottoscritta da ormai oltre 140.000 persone».


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