La richiesta dell'Associazione nazionale commercialisti per l'imposta sostitutiva del 15% sul maggior reddito rispetto a quello dell'anno precedente

di Gabriella Lax - Irrpefiresplus anche per aggregazioni di professionisti al 15% sul maggior reddito rispetto a quello dell'anno precedente. La richiesta, contenuta in una missiva indirizzata all'On. Alberto Gusmeroli e al Sottosegretario Massimo Bitonci, è partita dall'Associazione nazionale commercialisti (Anc) che chiede «un allargamento della platea dei destinatari della proposta, comprendendo anche le aggregazioni tra professionisti».

Cos'è Irpefiresplus

Si ricorderà la proposta della Lega firmata appunto dall'onorevole Gusmeroli per la creazione di un'imposta sostitutiva, Irpefiresplus, appunto, da applicare a partire dal 10% del reddito dichiarato in più rispetto all'anno precedente dal contribuente, che sconta un'aliquota d'imposta di favore pari al 15%.

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Le richieste dell'Anc

Considerata l'attuale tendenza dei professionisti a lavorare da soli, per non superare i nuovi limiti della flat tax dunque una imposta sostitutiva agevolata del 15% per le partite Iva concessa dal 2019 sotto il tetto di reddito annuo di 65.000 € e imposta sostitutiva del 20% concessa dal 2020 da 65.001,00 a 100.000,00, i sindacati chiedono all'Esecutivo di modificare la proposta di legge n. 1501 presentata dalla Lega, istitutiva dell'Irpefiresplus del 15% in modo da ricomprendere le aggregazioni di professionisti. Una modifica che non comporterebbe per lo Stato ulteriori oneri poiché l'aliquota agevolata sarebbe già prevista per il professionista non aggregato. E dall'Associazione fanno sapere «riterremmo doveroso prevedere la possibilità, per le libere professioniste e per i professionisti under32, di sforare i limiti stabiliti dalla norma. Ciò costituirebbe una potente leva per il superamento dell'age pay gap e del gender pay gap e crediamo che questa Proposta di Legge, con i nostri suggerimenti, possa rivelarsi un volano per le aggregazioni professionali e per il Paese, incentivando gli investimenti e lo sviluppo del mercato del lavoro e del suo indotto. Auspichiamo - si legge infine - però che ben presto veda la luce un provvedimento che consenta la piena deducibilità di tutti i costi sostenuti per l'esercizio della propria attività anche ai professionisti che determinano il proprio reddito imponibile in modo analitico».


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