di Gabriella Lax - Un vademecum che abbracci tutti gli aspetti legati all'impatto del nuovo regolamento europeo sulla privacy (entrato in vigore lo scorso maggio) ed il mondo dell'avvocatura. A realizzare il documento ci ha pensato l'Ordine degli avvocati di Milano.
Avvocati e privacy, il vademecum dell'Ordine di Milano
L'introduzione del GDPR tutela nella sua evoluzione il diritto alla privacy che divine diritto di disporre dei propri dati personali. Così l'Ue completa il quadro normativo, tenendo conto della nuova realtà emersa prepotentemente negli ultimi anni ossia i social network e dei motori di ricerca. In questo quadro di avvenimenti e di modifiche, anche gli avvocati sono tenuti a questi adempimenti.
L'Ordine degli avvocati di Milano ha perciò sviluppato la pubblicazione "Vademecum per gli avvocati. Come gestire la Privacy" per aiutare i propri iscritti nel percorso di aggiornamento e adeguamento.
Vademecum avvocati e privacy, i contenuti
Il testo prende in esame le principali novità normative, i vari principi emersi e la necessità dell'acquisizione del consenso. In seguito si sofferma sugli specifici adempimenti che deve porre in essere l'avvocato per adeguarsi al Regolamento europeo sulla privacy.
In sostanza, l'avvocato che «è titolare del trattamento (accountability), è responsabile delle relative attività e deve garantire che le medesime rispettino i principi generali del regolamento, predisponendo, a tal fine, misure adeguate ed efficaci per garantire la sicurezza dei dati». Dunque non basterà limitarsi a effettuare un trattamento lecito ma è necessario anche essere responsabili per quel trattamento.
Il testo contiene in appendice le linee guida, curate dalla Commissione privacy del Consiglio Nazionale Forense (CNF).
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