Questo l'annuncio del ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio che si è espresso contro la direttiva Ue sul copyright

di Redazione - Internet libero per tutti con "almeno 30 minuti di connessione gratuita per chi non può permetterselo. Siamo al lavoro su questo, l'accesso a Internet è un diritto primario di ogni singolo cittadino". È quanto ha affermato il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, intervenendo alla Camera ad un convegno su Internet.

Lo spunto viene dalla direttiva Ue in tema di diritto d'autore. Che ha annunciato il ministro "il governo italiano non può accettare passivamente - anzi si farà - tutto quello che è in nostro potere per contrastarla".

"Le nostre soluzioni sul tema - ha spiegato, quindi, il vicepremier - non passano per i bavagli" e laddove la direttiva "dovesse passare al Parlamento europeo decideremo se recepirla o meno". Questo perché ha sostenuto Di Maio, deve esserci "piena cittadinanza digitale e sviluppare un'etica digitale". Invece, questo provvedimento ha concluso "ci riporterebbe indietro di 20 anni". Per questo, il governo è al lavoro per arrivare "a un referendum propositivo senza quorum, attraverso la rete".

Le reazioni

Immediate le reazioni politiche. Da Bruxelles, il presidente del parlamento Ue Antonio Tajani ha fatto sapere che "non condivide le posizioni di chi ritiene di dover avere un sistema Web di piattaforme senza regole". "Non condivido la posizione del vice primo ministro italiano e mi auguro che questa non sia la posizione del governo italiano, perché danneggerebbe fortemente l'identità europea" ha aggiunto Tajani.

Dal canto suo, anche il presidente Siae, Filippo Sugar, dopo aver ascoltato le dichiarazioni rilasciate dal vicepremier in occasione dell'Internet Day, ha chiesto un incontro con "i rappresentanti dell'industria creativa italiana per un confronto costruttivo sui contenuti della direttiva sul copyright all'esame del Parlamento Europeo".


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