La denuncia di Federconsumatori e la proposta di inserire piani formativi individualizzati

di Redazione - In questi giorni di consegna delle pagelle per il primo quadrimestre, è iniziata la corsa delle famiglie alla ricerca di un insegnante per aiutare i propri figli. Una spesa "non deducibile dalle famiglie perché si tratta prevalentemente di mercato sommerso - spiega all'Adnkronos il vicepresidente di Federconsumatori Andrea Pusceddu e per la quale - ogni famiglia spenderà dai 15 ai 30 euro per un'ora di ripetizione, a seconda delle specializzazioni e delle necessità individuali'.

Ripetizioni scuola: costi uguali in tutte le regioni

"I costi per le ripetizioni -prosegue Pusceddu - sono più o meno uguali in tutte le regioni e, secondo una stima non scientifica, circa il 30% degli studenti si avvale delle stesse almeno per una materia". La cosa più grave, sottolinea il numero 2 di Federconsumatori "è che molti degli insegnanti che si offrono per dare aiuto agli studenti sono gli stessi che si trovano all'interno dell'istituto scolastico e questo per supplire ad una carenza formativa che non è dello studente ma della scuola'.

Federconsumatori: servirebbero piani scolastici individuali

"In una scuola che tiene conto delle esigenze dei ragazzi - evidenzia infine il vicepresidente di Federconsumatori - i percorsi di sostegno dovrebbero essere parte integrante e inseriti nel piano formativo scolastico individuale dei ragazzi. Le procedure di recupero dovrebbero essere effettuate nel corso dell'anno all'interno dell'ambito scolastico". Questo sarebbe "molto più proficuo per gli studenti. Servono dei piani formativi individualizzati per esigenze specifiche. La bocciatura - conclude - è un fallimento del sistema scolastico non dello studente".


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