Accolto positivamente dai giovani avvocati l'impegno del consiglio regionale della Calabria di colmare il gap legislativo

di Marina Crisafi - Primo via libera all'istituzione del garante regionale dei detenuti. A rendere noto l'impegno assunto dal consiglio regionale della Calabria in merito è l'Aiga, con una nota a firma del vice presidente nazionale Aurelia Zicaro.

L'associazione dei giovani avvocati, si legge nella nota, accoglie positivamente il "primo segnale importante da parte del legislatore regionale affinchè la Calabria colmi il gap legislativo, dotandosi nella propria struttura della figura istituzionale del Garante, e non solo quale doverosa risposta alla censura nazionale ed internazionale sullo stato dei nostri istituti di detenzione".

Le carenze degli istituti di pena e l'intervento della giovane avvocatura

Sul tema la giovane avvocatura calabrese è più volte intervenuta, sollecitando le istituzioni locali ad investire in questa materia "adottando misure di prevenzione affinché la privazione della libertà non degeneri in situazioni tali da tradursi in trattamenti inumani e degradanti".

In merito, i dati del Garante nazionale dei diritti delle persone detenute parlano chiaro: nella regione non tutti gli istituti di pena "godono di ottima salute tanto che sono state emesse, complessivamente, ben 55 raccomandazioni".

Non solo. Stando ai dati, "le carenze di molti istituti di pena calabresi riguardano la mancanza di stanze per la socialità o di ambienti comuni fruibili per attività di larga presenza; carenze di attività volte al reinserimento sociale e inadeguatezza degli alloggi del personale di Polizia penitenziaria - rincara la Zicaro.

Da qui la necessità che la Calabria si doti "al più presto dell'organismo - conclude la vice-presidente Aiga - licenziando in tempi brevi la legge istitutiva del Garante quale custode e difensore della tutela della persona".


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