Cos'è, in cosa consiste il reato e com'è punito dall'ordinamento italiano

di Gabriella Lax - Tra i reati "figli" dell'era di internet c'è anche il grooming ovvero l'adescamento dei minori attraverso le moderne tecnologie e i mezzi telematici di comunicazione

Cos'è il grooming

Si tratta di una tecnica particolare messa in atto da adulti che, mediante lusinghe (o addirittura minacce), carpiscono la fiducia dei minori per mettere in atto delitti di sfruttamento sessuale o di violenza. Il termine "grooming" deriva dall'inglese "to groom"significa curare. "Grooming, in senso letterale, rappresenta il gesto di "accarezzare il pelo" che gli animali si scambiano per igiene o affetto. Da qui il "child grooming" ovvero l'insieme di comportamenti volontariamente intrapresi da un adulto per suscitare la simpatia, carpire la fiducia e stabilire un rapporto emozionale con un minore, in modo da abbassarne le difese per poi realizzare un'attività di tipo sessuale o di sfruttamento. 

La pena in Italia

Nel nostro ordinamento il reato di "grooming" è stato introdotto con la legge 172 del primo ottobre 2012. L'articolo 609-undecies del codice penale (adescamento del minore in rete) punisce "qualsiasi atto volto a carpire la fiducia del minore attraverso artifici, lusinghe o minacce posti in essere anche mediante l'utilizzo della rete internet o di altre reti o mezzi di comunicazione". Un provvedimento scaturito in seguito ad una raccomandazione del Parlamento Europeo e dopo la Convenzione di Lanzarote. Il legislatore italiano, rispetto alle richieste delle istituzioni europee, non solo ha ritenuto di punire il reato in sé, ma anche il solo tentativo di adescamento anche se non dovesse concretarsi in un incontro. La fattispecie però si riferisce all'adescamento di minori di sedici anni, restando esclusi i minorenni che hanno un'età di 16 e 17 anni. Una scelta per il legislatore determinata dalla ratio che le età escluse sarebbero meno influenzabili rispetto alle altre. 

Un fenomeno in crescita

Si tratta di un fenomeno, che come testimoniano i recenti dati, è in continua espansione. L'adescamento di minori in rete colpisce i minori appartenenti a fasce di età sempre più basse. Oggi i predatori sessuali utilizzano principalmente internet per adescare e avvicinare giovani vittime di cui abusare. Ma non sono solo i computer a destare allarme bensì i cellulari di ultima generazione che consentono agli utenti il collegamento costante ad internet e, di conseguenza, il sempre attuale pericolo di adescamento. 

Gli strumenti utilizzati sono diversi e moderni: i social network in primis, whatsapp e poi sms, mms, le chatroom, i programmi di messaggeria istantanea, forum, i giochi online, e, più in generale gli spazi in cui, attraverso i profili compilati dagli utenti, sia possibile ottenere informazioni quali l'età, il sesso o altro in relazione alla vittima scelta. 


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