Una palese ma controversa violazione delle norme della Costituzione Italiana

La Consulta ha definitivamente risolto una palese ma controversa violazione delle norme della Costituzione Italiana, affermando che "il principio dell'immunità degli Stati dalla giurisdizione civile degli altri Stati, generalmente riconosciuto nel diritto internazionale, non opera nel nostro ordinamento qualora riguardi comportamenti illegittimi di uno Stato qualificabile come crimini di guerra e contro l'umanità, lesivi di diritti inviolabili della persona e garantiti dalla Costituzione". 

Una decisione che va considerata innanzitutto una "vittoria morale" per i superstiti delle "razzie" umane poste in essere dai nazisti e per gli eredi delle vittime. Si riapre così una strada che negli anni è stata sempre difficile da intraprendre. 

La decisione riaccende un barlume di speranza per chi desidera ottenere le tanto attese, e spesso considerate utopistiche, richieste di risarcimento.

Ricordiamo infatti che la Corte Internazionale dell'Aja in data 3 febbraio 2012 aveva messo un freno ai giudici italiani stabilendo che "il giudice italiano deve negare d'ufficio la propria competenza nelle cause civili di risarcimento per i crimini compiuti dai nazisti in Italia". La sentenza era stata anche recepita con legge numero 5 del 2013.

Il giudice a quo del Tribunale di Firenze ha però espresso dubbi di legittimità sulla norma che nega la giurisdizione del giudice italiano e ha rinviato la questione alla Corte Costituzionale.

La Consulta il 23 settembre 2014 ha trattato in udienza pubblica la questione ed ha rasserenato gli ultimi sopravvissuti delle stragi con la decisione presa il 22 ottobre 2014 (Corte Costituzionale sentenza n. 238/2014).

La nostra Costituzione già nel 1948 con gli articoli 2 e 24, in tutela dei diritti inviolabili dell'uomo e del diritto di difesa aveva dettato le sue regole e tutto doveva risultare palese. Ci sono voluti però anni ed anni di battaglie giudiziarie per smantellare quello scudo di immunità verso i responsabili di questa delicata e dolorosa ferita per la storia dell'umanità.

Dott. Cristian Montalbano Mediatore Civile e Commerciale

 

Corte Costituzionale, testo sentenza n. 238 del 24 ottobre 2014

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