La sua pubblicazione in Gazzetta è quindi questione di giorni.

Prosegue l'iter del decreto sulle auto blu, inserito nell'ambito del processo di revisione della spesa pubblica.

Superato l'esame del commissario uscente alla spending review Carlo Cottarelli, che ne ha annunciato la firma in questi giorni, ora il provvedimento è sottoposto al controllo della Corte dei Conti.

La sua pubblicazione in Gazzetta è quindi questione di giorni.

Il decreto, attuativo del d.l. n. 66/2014, ha iniziato il suo cammino dopo l'ok del Cdm a fine settembre, annunciato dal ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia.

La razionalizzazione prevista dall'attuale esecutivo (30% in più rispetto al taglio già avvenuto nel 2011) dà un altro giro di vite a quello che è considerato uno dei simboli degli sprechi della politica e dell'amministrazione pubblica.

I criteri stabiliti dal decreto consentiranno un limite massimo di 5 auto blu per amministrazione, da utilizzare esclusivamente per esigenze di servizio. Si tratta di una cifra limite che vale solo per gli enti più grandi, da 600 dipendenti in su. Per gli enti con organico inferiore, invece, l'asticella si abbassa progressivamente: 4 auto per la fascia da 400 a 600 dipendenti; tre per la fascia tra i 200 e i 400; due per la fascia da 50 a 200 addetti e una, infine, per gli enti con organico fino a 50 dipendenti, con la previsione di un'auto blu esclusiva aggiuntiva per il presidente del consiglio e i ministri. 


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