La Cassazione dice no al carcere preventivo per i bulli in eta' scolare anche se trovati in possesso di armi. Secondo gli Ermellini infatti, allontanarli da scuola potrebbe sortire effetti peggiori. Insomma, la pena detentiva, per la Corte, potrebbe rivelarsi controproucente. Sulla base di queste argomentazioni la Seconda sezione penale (sentenza 36659/2010) ha accolto il ricorso di due studenti indagati per vari reati connessi al bullismo. Il Tribunale per i minorenni aveva applicato loro la misura della custodia cautelare in attesa del processo. Per la Cassazione però, non si deve escludere a priori una misura cautelare diversa dal carcere, perchè è necessario capire che effetti può produrre "l'allontanamento dall'ambiente scolastico in ordine al pericolo concreto di reiterazione delle condotte criminose". Il Tribunale aveva ravvisato nei due studenti (che all'epoca erano minorenni) un "spiccata pericolosita' sociale, tale da rendere assai probabile la reiterazione di analoghi comportamenti delittuosi" nei confronti dei compagni. Nella ricostruzione del fatto la Seconda sezione penale, fa rilevare che nel corso dell'indagine era stata anche sequestrata una pistola ad uno dei due 'bulli'. E proprio da qui era scaturita la decisione di tenerli in carcere in attesa del giudizio.
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