La Cassazione è severa nei confronti dei figli maggiorenni che non sono autonomi economicamente, ma non si può negare il mantenimento al figlio che comunque lavora e accetta anche lavori precari e saltuari

Mantenimento al figlio maggiorenne

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Non si può negare il contributo al mantenimento al figlio che, anche se maggiorenne, non è autonomo dal punto di vista economico, ma si impegna. La recente giurisprudenza sul mantenimento economico dei figli maggiorenni è severa, ma se il figlio si impegna nel cercare lavoro e si adatta, accettando offerte lavorative poco remunerate, un aiuto economico non gli può essere negato. Questo il pensiero espresso dalla Cassazione nell'ordinanza n. 31349/2022 (sotto allegata).

Basta mantenere il figlio maggiorenne che lavora?

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la decisione prende le mosse da una causa di separazione, in cui oggetto del contendere è anche il mantenimento dovuto al figlio maggiorenne.

Il padre infatti è stanco di dover contribuire al mantenimento di quest'ultimo. La domanda però in sede di appello viene respinta. La Corte ha appurato infatti che il figlio maggiorenne non è in realtà economicamente autosufficiente. Lo stesso svolge in modo saltuario attività di operatore in un call center e in giudizio non è stato dimostrato che la convivente svolgesse un'attività lavorativa o avesse altre entrate.

Il figlio che dimostra volontà merita il mantenimento

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La Cassazione sulla questione ricorda che, se la recente giurisprudenza afferma che il figlio maggiorenne ha diritto al mantenimento dei genitori se lo stesso, concluso un certo percorso di formazione, è in grado di dimostrare di essersi attivato nella ricerca di un lavoro per rendersi autonomo, anche ridimensionando le proprie aspettative in attesa di occasioni migliori.

Non si può trascurare quindi che nel caso di specie il figlio si è impegnato, accettando anche di svolgere attività saltuarie e poco remunerative dal punto di vista economico. Il padre inoltre non allega circostanze particolari come qualifiche professionali o offerte di lavoro che possono condurre alla conclusione di un atteggiamento di chiusura del ragazzo, che comunque, fanno presente gli Ermellini, ha solo 27 anni.

Leggi anche Mantenimento del figlio maggiorenne: quando il genitore è tenuto a versarlo

Scarica pdf Cassazione n. 31349/2022

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