Aiga chiede «un immediato intervento del Ministero della Giustizia, previa ispezione, volto ad adottare i più opportuni provvedimenti»

Visita fiscale all'avvocato malato

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Visita fiscale con tanto di carabinieri al seguito e legale sotto inchiesta dopo aver presentato un certificato medico per legittimo impedimento a presenziare ad un'udienza penale. È successo ad un avvocato di Potenza, Antonio Murano che «In 40 anni mai mi era capitata una cosa simile - commenta - Ritengo gli eventi narrati di una abissale gravità a maggior ragione se si tiene conto che il Collegio aveva ritenuto inopportuno qualsiasi accertamento, rigettando la relativa richiesta».

L'Ocf: «Vicenda di gravità inaudita»

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Sdegno per la vicenda di Potenza espresso anche dall'Ocf (Organismo congressuale forense) per l'avvocato perseguito per aver addotto il legittimo impedimento per una momentanea indisposizione segnalata con tanto di certificato medico. In una nota sul sito si le legge: «Vicenda di gravità inaudita quella occorsa a un avvocato di Potenza, che si è visto inviare la visita fiscale con tanto di carabinieri al seguito, perquisire lo studio e interrogare tutta la famiglia. Il legale è finito sotto inchiesta dopo aver presentato un certificato medico per legittimo impedimento a presenziare ad un'udienza penale». Come afferma il Coordinatore dell'Organismo Congressuale Forense, Giovanni Malinconico: «Davanti a vicende come questa si resta attoniti. Il capriccio intimidatorio di un pm, perché di questo si tratta, oltre a suonare come un inaccettabile schiaffo all'intera classe forense, incide in modo gravissimo sul diritto di difesa a danno della parte assistita dal Collega e della stessa Giustizia. L'OCF, oltre a portare la propria solidarietà al Collega Murano e al COA di Potenza, segnalerà la vicenda al Ministro della Giustizia Cartabia, affinché disponga quanto prima un'ispezione presso la Procura

di Potenza e assuma tutti i conseguenti provvedimenti».

Aiga: «Intervenga il ministero della Giustizia»

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Sul caso si registra l'intervento dell'Aiga (Associazione italiana giovani avvocati) che esprime «forte preoccupazione» per quanto accaduto all'Avvocato potentino e che, perciò, chiede «un immediato intervento del Ministero della Giustizia, previa ispezione, volto ad adottare i più opportuni provvedimenti».

Per Mariarita Mirone, vicepresidente nazionale Aiga «È gravissimo che, in dispregio del legittimo impedimento, peraltro riconosciuto in giudizio, la classe forense venga sottoposta ad un arbitrario ed intollerabile abuso da parte della magistratura, con difetto di tutte le garanzie processuali e costituzionali. AIGA esprime sconcerto, stigmatizzando che le lamentate violazioni della Procura potentina, quali atti autonomi e gravemente ripetitivi di istanze del PM già vagliate e rigettate dal Collegio giudicante, minano il necessario equilibrio che sempre deve sussistere fra le parti processuali e fra Avvocatura e Magistratura, nell'irrinunciabile rispetto del processo e dei ruoli». Ed ancora, Roberta Fiore, Presidente della sezione Aiga di Potenza «La gravità del fatto è ancor più insostenibile per il fatto che l'ispezione dello studio legale del Collega Murano sia avvenuta persino in difetto della comunicazione preventiva al Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Potenza, come invece imposto dall'art. 103 c.p.p., realizzando un ingiusto attacco all'Avvocatura potentina».


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