La restrizione dell'imputato agli arresti domiciliari (anche per altra causa) integra un'ipotesi di legittimo impedimento a comparire che impone al giudice il rinvio dell'udienza

Arresti domiciliari e legittimo impedimento a comparire

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La circostanza che l'imputato si trovi agli arresti domiciliari rappresenta un'ipotesi di legittimo impedimento a comparire che impone il rinvio dell'udienza. È quanto hanno chiarito le sezioni unite penali della Cassazione, con l'informazione provvisoria n. 15/2021, risolvendo una questione da tempo controversa.

La questione controversa

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Nello specifico, la questione sottoposta a giudici del Supremo Consesso, era la seguente: la restrizione dell'imputato agli arresti domiciliari per altra causa, comunicata in udienza, integra comunque un'ipotesi di legittimo impedimento a comparire, precludendo in tal modo la celebrazione del giudizio in assenza, ovvero grava sull'imputato stesso il previo onere di richiedere al giudice che ha emesso il provvedimento cautelare l'autorizzazione ad allontanarsi dal domicilio per presenziare all'udienza?

La soluzione adottata dalle Sezioni Unite

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Alla domanda, le Sezioni Unite hanno risposto in senso positivo ritenendo la circostanza un'ipotesi di legittimo impedimento.

Nell'attesa del deposito delle relative motivazioni, questa la soluzione adottata: la restrizione dell'imputato agli arresti domiciliari per altra causa che sia documentata o comunque comunicata al giudice procedente, "integra un impedimento legittimo a comparire che impone al medesimo giudice di rinviare ad una nuova udienza e disporne la traduzione".

Scarica pdf Inf. Provv. Cassazione n. 15/2021
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