Qualunque appassionato di motori avrà pensato almeno una volta di modificare la propria vettura: poche, però, sono le modifiche consentite dal Codice della Strada

Tuning: cos'è e come funziona

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Il fenomeno che consiste nel modificare un'automobile o una motocicletta prende il nome di tuning. Tali modifiche possono riguardare la parte meramente estetica del veicolo, limitandosi quindi a carrozzeria e telaio, oppure di tipo meccanico, andando quindi ad incidere sul funzionamento del mezzo stesso. Ulteriore modifica spesso effettuata dagli appassionati riguarda il Car hi-fi e l'infotaiment, vale a dire l'impianto audio e quello multimediale.

Il tuning è legale solamente:

- Se le modifiche sono compatibili con le caratteristiche tecniche del veicolo indicate nella carta di circolazione;

- Se le modifiche, pur non compatibili con dette caratteristiche tecniche, sono comunque approvate ed omologate dal Dipartimento per i Trasporti Terrestri del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Tuning estetico

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Questa tipologia di modifica - con cui viene alterata la struttura esterna del veicolo - comprende una ampia gamma di possibili interventi. Alettoni, spoiler, minigonne o altri dispositivi, che non compromettono la funzionalità del veicolo sono ammessi, a condizione che non superino in larghezza la sagoma dell'auto, non presentino bordi appuntiti o taglienti e siano efficientemente ancorati.

Modifiche allo scarico non sono consentite, a meno che non vengano omologate e non superino, in ogni caso, la rumorosità indicata sulla carta di circolazione. Può, invece, essere sostituito il terminale con un uno omologato CEE corredato da placca di identificazione con il codice seriale che coincida con il certificato di omologazione.

Non possono essere oggetto di modifiche i paraurti, salvo che non siano già previsti come opzionali in fase di omologazione.

Eventuali modifiche ai dispositivi d'illuminazione sono consentite se effettuate da autofficine autorizzate e, di conseguenza, con le nuove componenti omologate. In ogni caso le luci anteriori devono essere bianche o gialle, quelle posteriori rosse e quelle degli indicatori di direzione arancioni.

L'oscuramento dei vetri è ammesso, ma esclusivamente per i finestrini posteriori e per il lunotto, con pellicole omologate per il vetro su cui verranno applicate e con il marchio identificativo del costruttore.

Tuning meccanico

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Nel campo del tuning meccanico i margini di intervento sul veicolo sono praticamente nulli. Vige infatti l'obbligo di attenersi rigorosamente al libretto di circolazione e al certificato di conformità.

La modifica del motore è infatti vietata, con l'unica eccezione dell'installazione di un sistema di alimentazione alternativa (GPL o metano), previo collaudo presso la motorizzazione.

Vietata è anche la rimappatura della centralina, operazione certamente tra le più comuni tra gli appassionati. Alla stessa maniera è vietato rimuovere il FAP (filtro anti particolato) in quanto la sua rimozione altererebbe i valori d'inquinamento del mezzo e potrebbe, seppur in astratto, integrare l'ipotesi di reato ambientale.

Discorso diverso per pneumatici e cerchioni: è possibile montare cerchi e gomme previsti dal libretto di circolazione, tuttavia se esiste un'omologazione della Casa automobilistica per misure ulteriori è possibile farli registrare a libretto. Esiste inoltre la possibilità di cerchi aftermarket di misura maggiorata con omologazione NAD: il produttore del cerchio rilascerà un nullaosta che include le misure alternative e, insieme con l'attestazione del gommista circa la corretta installazione, è possibile far registrare dalla motorizzazione le misure aggiornate.

Stesso iter richiede la sostituzione dell'impianto frenante, che prevede un certificato di omologazione del costruttore e un successivo attestato di corretta installazione.

Infine con riguardo all'assetto si osserva che la sostituzione di molle e ammortizzatori è consentito installando kit ufficiali - dunque omologati e garantiti - della Casa costruttrice, che solitamente consente un'escursione massima di 15 mm rispetto all'originale.

E', invece, privo di limitazioni il montaggio della barra duomi, purché risulti facilmente smontabile e del gancio di traino.

Car hi-fi e infotainment

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Estremamente più libera è la disciplina dettata per le modifiche dell'impianto audio della vettura: la legge non pone infatti limitazioni alle installazioni, sempre che le stesse non compromettano il funzionamento del mezzo o non ostacolino - nemmeno parzialmente - il campo visivo del guidatore.

Sarà comunque vietato, ai sensi dell'art. 155 C.d.S., eccedere i 60 L/Aeg d, al fine di non disturbare la guida e non rischiare distrazioni (ad esempio rischiare di non sentire un rumore tipico della strada, come la sirena dell'ambulanza). La sanzione per il mancato rispetto va dai 41 euro ai 169 euro, sempre che il fatto non integri il reato di disturbo alla quiete pubblica.

Nessuna limitazione è posta per l'installazione del sistema multimediale di infotainment e di luci led ambiente nell'abitacolo.

Tuning illegale: le sanzioni

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L'art. 78 del Codice della Strada sanziona chiunque circoli con un veicolo al quale siano state apportate modifiche alle caratteristiche indicate nel certificato di omologazione o di approvazione e nella carta di circolazione con sanzione amministrativa da € 430 a € 1.731 e con il ritiro della carta di circolazione del veicolo.

Bisogna, in conclusione, sottolineare però come queste norme si riferiscano esclusivamente alla circolazione su strada, con la conseguenza che nessuno dei divieti esaminati può essere riferibile ad un veicolo non destinato alla normale circolazione su strada pubblica.

Dott. Furfaro Matteo

matteo.furfaro@gmail.com


Foto: 123rf.com
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