Il reddito di cittadinanza potrà essere goduto dalle famiglie in difficoltà anche nel 2021. Vediamo in cosa consiste e a quali prestazioni si affianca

Cos'è il reddito di cittadinanza

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Il reddito di cittadinanza è un sussidio per contrastare la povertà dei cittadini, garantire il diritto al lavoro, combattere la disuguaglianza e l'esclusione sociale, favorire l'istruzione, l'informazione, la formazione e la cultura.

Esso, materialmente, consiste nell'erogazione di un contributo economico, con cadenza mensile, a tutti coloro che sono in possesso dei requisiti reddituali, di età, di patrimonio e di residenza richiesti dalla legge e che rispettano le specifiche regole previste per il mantenimento del sussidio.

L'importo del reddito di cittadinanza può arrivare sino a massimo 780 euro al mese: si tratta, infatti, della somma ritenuta necessaria per non vivere in condizioni di povertà. Tutti coloro che vanno avanti con meno di 780 euro al mese, ricevono quindi dallo Stato la somma necessaria per raggiungere tale soglia.

Ai percettori della prestazione è tuttavia richiesta la ricerca assidua di un'occupazione, oltre che la frequenza di corsi di formazione e lo svolgimento di lavoro a favore del proprio Comune di residenza.

Per un'analisi completa vai alla guida Il reddito di cittadinanza

Reddito di cittadinanza 2021

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Anche nel 2021 continua a essere possibile godere del reddito di cittadinanza, nelle sue due differenti declinazioni:

  • reddito di cittadinanza vero e proprio, riconosciuto ai nuclei familiari con soggetti che hanno meno di 67 anni di età e in cui non vi siano disabili gravi;
  • pensione di cittadinanza, spettante ai nuclei familiari composti esclusivamente da soggetti con più di 67 anni di età o con disabili gravi.

Stanziamenti

La legge di bilancio 2021 ha stanziato ben 4 miliardi di euro a favore del reddito di cittadinanza, confermandolo sino al 2029.

In particolare, le somme destinate alla misura sono le seguenti:

  • 196,3 milioni di euro per il 2021;
  • 473,7 milioni di euro per il 2022;
  • 474,1 milioni di euro per il 2023;
  • 474,6 milioni di euro per il 2024;
  • 475,5 milioni di euro per il 2025;
  • 476,2 milioni di euro per il 2026;
  • 476,7 milioni di euro per il 2027;
  • 477,5 milioni di euro per il 2028;
  • 477,3 milioni di euro annui dal 2029.

Rinnovo dell'ISEE

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In ogni caso, chi già percepisce il reddito di cittadinanza deve ricordarsi di rinnovare il proprio ISEE entro il 31 gennaio 2021.

Se non lo fa, infatti, l'erogazione della misura verrà sospesa sino alla regolarizzazione dei requisiti, ovverosia sino a quando non sarà presentata la dichiarazione e l'Inps non provvederà alla relativa attestazione, dalla quale emerga la persistenza dei requisiti necessari per godere del sussidio.

Reddito di cittadinanza 2021 e reddito d'emergenza

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L'analisi del reddito di cittadinanza 2021 non può non dare conto del fatto che, attualmente, a causa della crisi generalizzata conseguente alla pandemia da coronavirus, a tale misura si è aggiunto il reddito d'emergenza.

Si tratta di una prestazione di natura temporanea alla quale possono accedere le famiglie che, per colpa del Covid-19, si trovano in una condizione di momentanea difficoltà economica.

L'importo del reddito d'emergenza varia dai 400 agli 800 euro mensili, riconosciuti per due mesi a coloro che:

  • risiedono in Italia;
  • hanno un Isee familiare non superiore a 15mila euro e un reddito familiare non superiore a determinate soglie;
  • hanno un reddito mobiliare non superiore a una somma che va da 10mila a 20mila euro in base alla composizione del nucleo familiare (l'anno di riferimento per la valutazione del reddito è il 2019).

Il godimento del reddito di cittadinanza è incompatibile con l'erogazione del reddito d'emergenza.

Valeria Zeppilli

Foto: governo.it
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