Il Cts spinge per aumentare le restrizioni: zona rossa o arancione in tutto il Paese nei giorni clou delle feste natalizie. Ma al Governo non c'è l'accordo, fondamentali le prossime ore

Covid: ulteriori restrizioni, la spinta del Cts

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Le prossime ore saranno fondamentali per stabilire che cosa accadrà nei giorno clou delle prossime festività natalizie. L'idea del governo, considerati gli assembramenti dopo la riapertura, è quella di un lockdown a Natale e Santo Stefano. Un'idea appoggiata dal Cts (il Comitato tecnico scientifico) che teme una nuova, terza e micidiale ondata. Su questo tema però le considerazioni sono contrastanti e non c'è unanimità. Zona rossa per tutti o una grande zona arancione, con i negozi aperti e i ristoranti chiusi, con il coprifuoco anticipato alle 18 o alle 20 e lo stop agli spostamenti già dal 19 dicembre. A pensarci dovrebbe essere un nuovo Dpcm che andrà accompagnato da un decreto legge sulla limitazione delle libertà personali o da un emendamento al DL n. 158.

Il lockdown in Europa

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Accanto a noi l'esempio è quello della Germania che si chiude in lockdown fino al 10 gennaio, da oggi chiude Londra, per un mese chiuderà l'Olanda. Invece Francia e Austria contano sullo streaming di massa.

a sentire il premier Conte «Abbiamo già predisposto un piano dedicato specificamente alle feste natalizie. Ci stiamo riflettendo. Dobbiamo scongiurare ad ogni costo una terza ondata». Tuttavia sembra che si possa escludere il lockdown nazionale per questioni legate all'economia. Da qui l'appello: «Siate responsabili» che arriva dopo la diffusione delle immagini sugli assembramenti per lo sfrenato shopping natalizio. Ma il Comitato tecnico scientifico spinge verso maggiori restrizioni per il Natale: le leggerezze e gli errori di questi giorni verrebbero pagati caramente a gennaio, quando ripartiranno la scuola e tutte le attività lavorative. e quando dovrebbero arrivare i primi vaccini. sostanzialmente sono due le ipotesi prese in considerazione e le risposte arriveranno a breve.

Zona rossa e zona arancione, le ipotesi

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L'ipotesi numero uno prevede di far diventare tutta l'Italia zona rossa durante i giorni festivi e prefestivi: quindi 24-25-26 dicembre, il 31 dicembre e l'1 gennaio e poi il 5-6 gennaio. Spostamenti solo con l'autocertificazione, per intenderci, tutto chiuso tranne i servizi essenziali. Su questa ipotesi non c'è l'accordo anche se potrebbe essere la migliore soluzione contro la diffusione di contagi dovuti ad assembramenti. La seconda ipotesi è quella della zona arancione (lockdown soft) quindi con negozi aperti e solo bar e ristoranti chiusi.

Anche in questo caso si dovrebbe anticipare il coprifuoco alle 18 o alle 22. Oppure, in ultima analisi, una zona arancione rinforzata con chiusura dei negozi, dei bar e dei ristoranti nei festivi e nei prefestivi e regole meno rigide negli altri giorni.


Foto: 123rf.com
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