Il Tribunale di Vasto dice no allo spostamento della figlia presso la casa del padre in piena emergenza Covid-19, si alle video chiamate anche quotidiane

di Annamaria Villafrate - Il Tribunale di Vasto con decreto del 2 aprile 2020 (sotto allegato) rigetta la richiesta avanzata da un papà di portare a casa propria la figlia perché, a causa dell'esplosione del Coronavirus, non ha più potuto trascorrere con lei il tempo stabilito dal calendario. Il giudice, dopo aver valutato scrupolosamente la situazione attuale, le limitazioni alla circolazione previste per tutelare la salute pubblica e il rischio sanitario a cui la minore potrebbe essere esposta, rigetta l'istanza, ma riconosce al padre di avere video chiamate con la figlia senza limiti di durata, nella fascia oraria compresa tra le 14.30 e le 21.30.

Rapporti genitori-figli in emergenza Covid19

Un genitore presenta al Tribunale di Vasto un'istanza ai sensi dell'art. 337 quinques c.c., che consente la revisione delle disposizioni relative all'affidamento dei minori, con cui domanda un provvedimento urgente che disponga la collocazione della figlia presso di se, nel periodo compreso tra il 7 e il 14 aprile o tra il 13 e il 26 di aprile. A causa dell'attuale situazione sanitaria infatti il padre lamenta di non aver potuto trascorrere la figlia il tempo stabilito, come da calendario e di aver avuto difficoltà ad avere conversazioni telefoniche con la stessa, per l'atteggiamento ostruzionistico della ex.

No allo spostamento della bambina, si alle video chiamate

Il giudice rileva l'ammissibilità di adottare provvedimenti inaudita altera part per disporre la revisione dell'affidamento e tutelare pienamente il minore, anche nel rispetto di quanto previsto dagli artt. 336 c.c. e 337 ter c.c, ma decide, alla luce della situazione attuale e delle limitazioni alla circolazione e al movimento imposti per evitare la diffusione del contagio, di rigettare l'istanza "fermo restando il diritto del padre a mantenere rapporti significativi e costanti con la figlia" attraverso videochiamate anche quotidiane, diffidando la madre dal tenere condotte ostative.

Si ringrazia il Giudice Dott. Fabrizio Pasquale per il cortese invio del provvedimento

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