Come la FIFA sta modificando i regolamenti per rendere il calcio più competitivo. Focus sul processo costante di riforme a partire dal 2018


di Lucio Mazzei, esperto di diritto sportivo internazionale - A partire dal marzo 2017 il FSC (Football Stakeholders Committee) ha creato una task force per analizzare il sistema dei trasferimenti calcistici, volta a comprenderne eventuali problematiche e criticità ed a fornire, successivamente, delle direttive e delle raccomandazioni al FIFA Council sulla base dei loro studi

Le due fasi delle riforme Fifa
I risultati degli studi portati avanti dal FSC hanno portato ad una presa di consapevolezza da parte della FIFA di dover effettuare numerose modifiche all'interno dei propri regolamenti per essere maggiormente al passo coi tempi e cercare di dare una maggiore certezza ed uniformità giuridica agli operatori del settore. Dall'aprile 2018, infatti, la FIFA ha iniziato un processo costante di riforme al suo interno, modificando, in particolare, il FIFA RSTP (FIFA Regulations on the Status and Transfer of the Player).
La prima parte di modifiche è consistita nella definizione di giusta causa in relazione alla risoluzione contrattuale in caso di overdue payables e di condotta abusiva da parte dei club e nell'esposizione del metodo da utilizzare per l'esecuzione delle decisioni aventi valore monetario e per il calcolo dell'indennizzo dovuto alla parte danneggiata ex art. 17 FIFA RSTP.
La seconda e più importante fase di riforme ha riguardato invece principalmente l'istituzione di una clearing house che amministri tutti i pagamenti relativi ai trasferimenti internazionali, l'adozione del DTMS (Domestic Transfer Match System), equivalente nazionale della piattaforma TMS, valevole per le singole federazioni nazionali e l'applicazione dell'indennità di formazione e del contributo di solidarietà anche nei trasferimenti domestici che però abbiano il requisito dell'internazionalità.
La Clearing House
L'introduzione della Clearing House ha l'obiettivo di centralizzare e controllare tutti i pagamenti degli importi relativi al "solidarity contribution" ed alla "training compensation" verso i training clubs, nonché quelli relativi alle commissioni degli agenti e quelli del transfer fee da pagare ai selling clubs.
La FIFA Clearing House sarà un'entità separata sotto il pieno controllo del massimo organismo calcistico mondiale e sarà incaricata di elaborare questa tipologia di pagamenti tra i club di tutto il mondo. Si tratta dei pagamenti che il nuovo club nel quale un giocatore si è trasferito deve alle società che hanno contribuito alla sua formazione, nei casi in cui il giocatore venga registrato in un'associazione come professionista, in conformità con le disposizioni stabilite nel RSTP (Regulations on the Status and Transfer of Players).
Tale innovazione viene ritenuta essenziale per aumentare l'integrità e la trasparenza del mercato del calcio internazionale e per tenere sotto controllo i flussi di denaro relativi ai trasferimenti tra club, l'obiettivo è quello di garantire che tutti i pagamenti dovuti siano effettuati, con il potenziale di far crescere la quantità di denaro distribuita ai club che hanno formato i calciatori fino a quattro volte rispetto a quanto distribuito ora.
Nel luglio 2019, inoltre, la FIFA ha annunciato che le operazioni della Clearing House saranno affidate ad un ente esterno ed al recente Congresso RFEF di Madrid, l'head of legal Emilio Garcia Silvero, ha affermato di aver ricevuto numerose offerte da parte di società interessate a realizzare questo tipo di servizi e che nei prossimi mesi sarà annunciata la vincitrice dell'appalto.
Una volta pienamente operativo, si stima che circa 360 milioni di euro all'anno saranno pagati attraverso la FIFA Clearing House, per un totale di oltre 14.000 transazioni, che coinvolgono più di 120 paesi e 15 diverse valute.
Per gli stessi motivi, si vuole introdurre la piattaforma DTMS per monitorare i trasferimenti all' interno delle singole federazioni uniformando l'iter procedurale degli stessi a quelli internazionali che dal 2010 vengono realizzati via TMS.
Maggiori introiti per i training clubs
Di egual importanza è poi la decisione di aumentare il valore e la percentuale di denaro da distribuire ai training clubs sotto forma di contributo di solidarietà e indennità di formazione al fine di incoraggiare e premiare i club che investono nel settore giovanile e nella formazione dei giovani calciatori.
Per la prima volta, inoltre, i training clubs potranno beneficiare del contributo di solidarietà anche in caso di trasferimenti domestici che presentano aspetti di internazionalità: per fare un esempio, se questo diritto fosse stato già riconosciuto nell'estate 2019, il Real Sociedad, club formatore di Antoine Griezmann, avrebbe visto riconoscersi un contributo di solidarietà per la formazione del francese a seguito del suo trasferimento dall'Atletico Madrid al Barcelona.
Tale decisione è stata considerata di particolare urgenza da parte della FIFA proprio perché, come osservato dagli ultimi TMS Reports, nell'arco temporale che va dal 2013 al 2018, i training clubs hanno ricevuto solamente 466 milioni di dollari per Training Compensation mentre, ad esempio, i procuratori sportivi hanno guadagnato 2,14 miliardi di dollari di commissioni nello stesso periodo.
Gli agenti sportivi
La FIFA, visto l'insuccesso della riforma del 2015 inerente agli agenti sportivi che ha portato ad un effettiva de-regulation del sistema, ha deciso di reintrodurre l'esame da agente sportivo e di rendere obbligatori per i futuri agenti corsi formativi e di aggiornamento. Di notevole importanza, poi, è la volonta della FIFA di tornare ad occuparsi a livello di contenzioso delle controversie relative ai procuratori sportivi, creando un organismo giuridico ad hoc.
Sarà inoltre vietata la cd. Dual Representation, ovvero l'agente sportivo non potrà più rappresentare le due parti (calciatore e società) nella negoziazione di un tesseramento o di un trasferimento, con un'unica eccezione che permetterà al procuratore di assistere il calciatore ed il club acquirente nelle trattative.
La modifica al regolamento agenti che ha fatto maggiormente discutere è però senz'altro quella relativa al cap che sarà imposto alle commissioni degli agenti.
In precedenza, infatti, la FIFA aveva esclusivamente suggerito una percentuale standard - 3% - che spettava ai procuratori per i loro servizi nella negoziazione e conclusione di una trattativa tra calciatore e club. Il nuovo regolamento, invece, imporrà un "mandatory cap" equivalente al 10% del transfer fee nel caso in cui l'agente rappresente il club cedente e del 3% del salario annuale lordo del calciatore sia se agisce per conto del club acquirente che per conto del calciatore.
Nell'unica occasione in cui invece è permessa la Dual Representation (agente sportivo che rappresenta il calciatore e il club acquirente), il tetto alla commissione sarà equivalente al 6% del salario dell'atleta rappresentato.
La limitazione dei Prestiti
La FIFA ha inoltre intenzione di rivoluzionare l'attuale regolamento dei prestiti, che consente al momento una libertà assoluta in materia di cessioni a titolo temporaneo.
L'obiettivo del massimo organo calcistico internazionale è quello di limitare le cessioni in prestito a titolo gratuito: i calciatori, infatti, saranno divisi in 3 categorie 1) players over 21, 2) non-club trained players under 21 e 3) club-trained players under 21.
I prestiti che coinvolgono i calciatori appartenenti alle prime 2 categorie (over 21 e non-club trained) saranno limitati a 8 in entrata e 8 in uscita a partire dalla stagione 2020-2021 per poi essere ridotti a 6 in entrata e 6 in uscita dallla stagione sportiva 2022/2023.
Un ulteriore limite poi sarà quello dei 3 prestiti max. consentiti nella stessa stagione tra due squadre, a prescindere dalla categoria di appartenenza.
In conclusione, il gran numero di modifiche in cantiere da parte della FIFA denota un lavoro encomiabile portato avanti dai vertici del football mondiale per rendere più uniformi le regole e maggiormente limpido, trasparente e quindi competitivo il sistema calcio.
Se da un lato è vero che molte innovazioni - ed in particolare il tetto alle commissioni degli agenti- sono da verificare poi all'atto pratico, è apprezzabile sicuramente che le stesse son state tutte condivise ed elaborate dagli stakeholder del calcio attraverso l' FSC e non imposte dall'alto dalla FIFA, come avveniva costantemente in passato.
Let's see what will happen

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