Cos'è la legge di delegazione europea, ovvero lo strumento previsto dalla legge n. 234/2012 per adeguare la normativa interna a quella dell'Unione Europea

di Annamaria Villafrate - La legge di delegazione europea è uno degli strumenti, assieme alla legge europea, contemplati dal nostro ordinamento per adeguare la normativa interna a quella dell'Unione, nel rispetto di quanto previsto dall'art. 11 della nostra Costituzione.

La legge di delegazione europea, così come concepita oggi, è stata introdotta nel 2012. In realtà i tentativi per introdurre una disciplina organica in grado di consentire l'adeguamento ottimale della nostra normativa interna a quella comunitaria sono più risalenti nel tempo. La legge Fabbri risale infatti infatti al 1987, a seguire la legge La Pergola del 1989, poi la legge Buttiglione del 2005 e infine la n. 234/2012, che è quella analizzata in questa sede per comprendere il procedimento che conduce alla emanazione della legge di delegazione, il contenuto della stessa e per finire la delega alla disciplina per sanzionare penalmente e amministrativamente la violazione degli obblighi previsti dalla normativa europea.

L'obbligo di adeguamento alla normativa UE

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La legge di delegazione europea è uno strumento necessario per adempiere all'obbligo di adeguamento dell'Italia all'ordinamento europeo e all'esercizio dei poteri che derivano dall'appartenenza all'Unione, nel rispetto di quanto previsto dall'art 11 e 117 della Costituzione

. L'art 11 della Costituzione prevede infatti che l'Italia "consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.", mentre l'art 117 definisce in realtà, l'ambito di competenza legislativa dello Stato, delle Regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano in relazione alla disciplina europea.

Cos'è la legge di delegazione europea

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La legge di delegazione europea è una fonte del diritto, che contiene le deleghe legislative e le autorizzazioni per attuare la normativa dell'Unione. La disciplina della legge di delegazione è contenuta nella legge n. 234/2012 intitolata "Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea". Prima di addentraci nell'analisi della legge di delegazione, così come da ultimo concepita, vediamo qual è stata l'evoluzione storica della procedura di adeguamento alla normativa europea e la fonte

Evoluzione storica della normativa di adeguamento

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La legge di delegazione europea, così come la legge europea sono il frutto di un progresso legislativo iniziato qualche decennio fa. In passato l'adeguamento dell'Italia alla normativa della Comunità Europea prima e dell'Unione Europea si verificava inizialmente con provvedimenti ad hoc. Il primo tentativo di rendere più organica e razionale la procedura di adeguamento della normativa interna alla disciplina europea è stato realizzato con la legge n. 183/1987, nota come "Legge Fabbri". A questa ha fatto seguito la legge n. 86/1989 conosciuta come "La Pergola", che per rendere più snello il recepimento della normativa europea ha introdotto la legge comunitaria. Legge abrogata dalla successiva "Legge Buttiglione" n. 11/2005 che ha mantenuto la legge comunitaria. Ultima legge, la n. 234/2012 che per ha introdotto due diversi strumenti di adeguamento. La legge di delegazione europea e la legge europea, che è solo eventuale rispetto alla prima e che viene emanata principalmente per correggere o abrogare la normativa interna alla luce di procedure d'infrazione e sentenze della Corte di Giustizia UE.

Procedura di emanazione della legge di delegazione europea

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La procedura che conduce all'emanazione delle legge di delegazione europea ha inizio, in base a quanto previsto dall'art 29 della legge n. 234/2012, con la verifica, da parte del Presidente del Consiglio, dello stato di conformità dell'ordinamento interno e degli indirizzi di politica del Governo agli atti normativi e di indirizzo emanati dagli organi dell'Unione europea. Effettuata questa verifica il Presidente del Consiglio trasmette le risultanze agli organi parlamentari competenti, alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano e alla Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle regioni e delle province autonome, affinché formulino le opportune osservazioni. "Nelle materie di loro competenza le regioni e le province autonome verificano lo stato di conformità dei propri ordinamenti in relazione ai suddetti atti e trasmettono, entro il 15 gennaio di ogni anno, le risultanze della verifica alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le politiche europee con riguardo alle misure da intraprendere."

Compiuta la verifica e tenendo conto delle osservazioni suddette "il Presidente del Consiglio dei Ministri o il Ministro per gli affari europei, di concerto con il Ministro degli affari esteri e con gli altri Ministri interessati, entro il 28 febbraio di ogni anno presenta alle Camere, previo parere della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, un disegno di legge recante il titolo: - Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea -, completato dall'indicazione: Legge di delegazione europea, seguita dall'anno di riferimento, e recante i contenuti di cui all'articolo 30, comma 2."

Contenuto della legge di delegazione europea

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Come previsto dall'art. 29 delle legge n. 234/2012, il contenuto delle legge di delegazione europea è fissato dal successivo art 30 comma 2. In particolare la legge di delegazione europea, per adempiere agli obblighi di attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione Europea contiene le disposizioni:

  • necessarie a conferire al Governo la delega legislativa per attuare le direttive europee e le decisioni quadro da recepire nell'ordinamento nazionale;
  • per attribuire al Governo la delega legislativa, necessaria a modificare o abrogare le disposizioni statali vigenti per garantire la conformità dell'ordinamento italiano ai pareri motivati della Commissione europea e alle sentenze di condanna per inadempimento della Corte di giustizia dell'Unione europea;
  • per autorizzare il Governo a recepire in via regolamentare le direttive;
  • per delegare legislativamente il Governo a emanare la disciplina sanzionatoria relativa alle violazioni di atti normativi dell'Unione europea;
  • per assegnare al Governo la delega legislativa limitata necessaria per attuare eventualmente le disposizioni non direttamente applicabili e contenute nei regolamenti europei;
  • "che, nelle materie di competenza legislativa delle regioni e delle province autonome, conferiscono delega al Governo per l'emanazione di decreti legislativi recanti sanzioni penali per la violazione delle disposizioni dell'Unione europea recepite dalle regioni e dalle province autonome"; - "che individuano i principi fondamentali nel rispetto dei quali le regioni e le province autonome esercitano la propria competenza normativa per recepire o per assicurare l'applicazione di atti dell'Unione europea nelle materie di cui all'articolo 117, terzo comma, della Costituzione;
  • che, nell'ambito del conferimento della delega legislativa per il recepimento o l'attuazione delle direttive europee, delle decisioni quadro, dei pareri della Commissione Europea, delle sentenze di condanna delle Corte di Giustizia UE, delle disposizioni non direttamente applicabili dei regolamenti a emanare Testi Unici per riordinare e armonizzare le discipline di settore, rispettando le competenze delle regioni e delle province autonome;
  • per delegare legislativamente i l Governo ad adottare disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi, così come previsto dall'articolo 31, commi 5 e 6.

Delega della disciplina sanzionatoria

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La legge di delegazione europea non si limita però solo al conferimento dei poteri necessari ad adeguare la normativa interna a quella dell'UE. Come prevede l'art 33 della legge 234/2012 infatti, per garantire la piena integrazione delle norme UE nell'ordinamento nazionale, la legge di delegazione europea delega il Governo ad adottare, entro una data prestabilita, anche le disposizioni contenenti le sanzioni penali o amministrative da applicare nel caso in cui vengano violati gli obblighi previsti dalle direttive europee attuate in via regolamentare o amministrativa.

Leggi anche Legge delega europea: ok definitivo, cosa cambia


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