Defibrillatori a scuola, su treni, bus e aerei ed educazione al corretto utilizzo in caso di soccorso. Ecco in cosa consiste la nuova legge

Defibrillatori ovunque: è legge

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Dopo il via libera della commissione Igiene e sanità del Senato, in sede deliberante, arriva anche il definitivo via libera della Camera sul disegno di legge recante "Disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici in ambiente extraospedaliero" che consentirà la progressiva diffusione dei dispositivi salvavita anche fuori degli ospedali, su treni e aerei, ma anche a scuola, nelle università e sui bus.

La Commissione Affari Sociali della Camera ha così approvato il 28 luglio 2021 la legge sui defibrillatori automatici esterni (DAE) a seguito di un iter durato due anni, uno stallo provocato della carenza di fondi e dal rallentamento determinato dal Covid.

Per Giorgio Mulé, sottosegretario alla Difesa e promotore dell'iniziativa, si tratta di una "legge attesa da 20 anni in Italia che da sempre ho definito 'salva vita' perché permetterà appunto di salvare migliaia di vite ogni anno, di diffondere cultura di prevenzione e primo soccorso. Oggi è stato colmato un vuoto normativo tutto italiano".

Commenti positivi sul testo, che aveva da subito raccolto il favore unanime dei parti, anche da pare del Movimento 5 Stelle: "Siamo orgogliosi di un provvedimento che promuove la cultura della sicurezza e del primo soccorso: così sarà più facile trovare defibrillatori nei luoghi pubblici e contribuire a salvare molte vite. Non dobbiamo dimenticare che l'arresto cardiaco causa oltre 60mila vittime ogni anno. Quella appena approvata è una norma di civiltà", sono le parole delle deputate M5S Marialucia Lorefice e Gilda Sportiello, rispettivamente presidente e capogruppo della commissione Affari sociali. Anche la Lega, in una nota del partito, dichiara il proprio favore: "Il Parlamento scrive una bella pagina a tutela della vita e della salute".

Il testo (qui sotto allegato), che aveva raccolto il favore unanime dei partiti, prevede, tra l'altro, l'obbligo di dotarsi di DAE per le società sportive (sia professionistiche che dilettantistiche), nonché uno stanziamento di 10 milioni di euro per favorire la progressiva diffusione nei luoghi pubblici e di lavoro e in ambienti particolarmente frequentanti (ad es. stazioni ferroviarie, aeroporti, scuole, mezzi di trasporto e così via). Particolarmente importante l'introduzione di una "immunità" nei confronti di chiunque utilizzi i defibrillatori e la previsione dell'insegnamento a scuola delle manovre di primo soccorso in caso di arresto cardiaco, come le manovre di rianimazione cardiopolmonare.

La progressiva diffusione dei DAE

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La legge parte dalla consapevolezza che l'uso tempestivo di un defibrillatore possa salvare delle vite: l'obbligo di adottare i dispositivi, inizialmente previsto nel d.d.l., è stato sostituito dall'obiettivo di favorire la progressiva diffusione e l'utilizzazione dei defibrillatori semiautomatici e automatici esterni (DAE) anche fuori dagli ospedali, in primis nelle sedi delle pubbliche amministrazioni in cui siano impiegati almeno 15 dipendenti e che abbiano servizi aperti al pubblico.

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Ma tra i luoghi presi in considerazione dalla normativa per la diffusione dei defibrillatori rientrano espressamente anche aeroporti, stazioni ferroviarie e porti, nonché i mezzi di trasporto aerei, ferroviari, marittimi e della navigazione interna che effettuano tratte con percorrenza continuata, senza possibilità di fermate intermedie, della durata di almeno due ore e, comunque, presso i gestori di pubblici servizi, nonché di servizi di trasporto extraurbano in concessione. Previsto uno stanziamento di 10 milioni di euro per la diffusione dei dispositivi nei prossimi cinque anni nei luoghi indicati. Il provvedimento prevede poi l'obbligo delle società sportive, dilettantistiche e professionali, di dotarsi dei dispositivi DAE.

Programma pluriennale

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Ssarà affidato a un "Programma pluriennale" il compito di definire le modalità di diffusione e utilizzazione dei DAE nei luoghi e sui mezzi i trasporto sopra indicati, con priorità per scuole e università. Il programma sarà predisposto con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della salute e di concerto con i Ministri dell'economia e delle finanze e per la pubblica amministrazione, sentiti gli altri Ministri interessati.

La pubblicazione del decreto è prevista entro 120 giorni dalla data di approvazione della legge. Il programma, con durata quinquennale, potrà essere aggiornato tenendo conto della diffusione e dell'utilizzazione dei defibrillatori. In base a quanto previsto nel programma pluriennale, gli enti territoriali potranno adottare regolamenti al fine di disciplinare l'installazione, nel proprio territorio, di postazioni di defibrillazione ad accesso pubblico adeguatamente segnalate.

Un decreto del Ministro della salute, invece, si occuperà di definire i criteri e le modalità per l'installazione di DAE, opportunamente indicati con apposita segnaletica, favorendo ove possibile la loro

collocazione in luoghi accessibili 24 ore su 24 anche al pubblico.

Installazione dei DAE nei luoghi pubblici

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La legge si sofferma anche sulle modalità di collocazione dei DAE installati in luoghi pubblici: i dispositivi, dovranno essere essere collocati, ove possibile, in teche accessibili al pubblico 24 ore su 24 e un'apposita segnaletica dovrà indicarne la posizione in maniera ben visibile e univoca.

Gli enti territoriali potranno incentivare, anche attraverso l'individuazione di misure premiali, l'installazione dei DAE nei centri commerciali, nei condomìni, negli alberghi e nelle strutture aperte al pubblico.

Interventi di soccorso e scriminante dello stato di necessità

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Una delle maggiori novità è la modifica alla legge n. 120/2001 che si è resa necessaria per incentivare anche i non sanitari all'uso dei defibrillatori. Molto spesso, infatti, la paura di essere puniti dalla legge qualora l'arresto cardiaco sia fatale nonostante il pronto intervento, impedisce a molte persone di agire tempestivamente per provare a salvare una vita.

La modifica, invece, precisa a chiare lettere che l'uso del defibrillatore semiautomatico o automatico sarà consentito anche al personale sanitario non medico, nonché al personale non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nelle attività di rianimazione cardiopolmonare. In assenza di personale sanitario o non sanitario formato, nei casi di sospetto arresto cardiaco viene ugualmente consentito l'uso del defibrillatore semiautomatico o automatico anche a chi non sia in possesso dei requisiti predetti.

Per proteggere le persone non in possesso dei predetti requisiti, il testo prevede che chi presta soccorso non rischierà conseguenze penali: in caso di uso di un defibrillatore o rianimazione cardiopolmonare nel tentativo di prestare soccorso a una vittima di sospetto arresto cardiaco (dunque indipendentemente dall'esito) si applicherà la scriminante dello stato di necessità prevista dall'art. 54 del codice penale.

Gli operatori del 118 saranno comunque tenuti a fornire, durante le chiamate di emergenza, le istruzioni da seguire, in attesa dell'arrivo dei mezzi di soccorso, sulle manovre di rianimazione cardiopolmonare di base e sull'uso del DAE nonché, ove possibile, le indicazioni utili a localizzare il DAE più vicino al luogo ove si sia verificata l'emergenza.

DAE: arriva l'app mobile per geolocalizzare i dispositivi

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Il provvedimento prevede anche la realizzazione e l'adozione di un'applicazione mobile integrata con i servizi delle centrali operative del sistema di emergenza 118 attraverso la quale sarà possibile geolocalizzare i soccorritori e i DAE più vicini al luogo in cui si è verificata l'emergenza.

I soccorritori, reclutabili attraverso l'applicazione, sono individuati tra quelli registrati su base volontaria negli archivi informatici della centrale operativa del sistema di emergenza sanitaria 118 territorialmente competente. Le centrali operative del sistema di emergenza sanitaria 118 saranno tenute a fornire, durante le chiamate e secondo un protocollo che verrà definito dal Ministero della salute, le istruzioni da seguire in attesa dell'arrivo soccorsi circa le manovre di rianimazione cardiopolmonare di base e sull'uso del DAE, nonché, ove possibile, le indicazioni utili a localizzare il DAE più vicino al luogo in cui si sia verificata l'emergenza.

Campagne informative e formazione all'uso

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Il provvedimento affida al Ministero della Salute, di concerto con il MIUR, l'obiettivo di promuovere la cultura del primo soccorso in situazioni di emergenza attraverso una campagna di sensibilizzazione annuale presso gli istituti di istruzione primaria e secondaria rivolta a docenti e non docenti, educatori, genitori e studenti e finalizzata a informare e sensibilizzare sulle manovre di rianimazione cardiopolmonare e sull'uso dei DAE.

Ancora, il Ministero della Salute dovrà attuare campagne di informazione e sensibilizzazione (messaggi di utilità sociale e pubblico interesse) per diffondere la conoscenza degli elementi di primo soccorso e delle tecniche salvavita, provvedendo altresì a informare in modo adeguato sull'uso dei DAE in caso di intervento su soggetti colpiti da arresto cardiaco. Lo stesso avverrà tramite spazi di informazione nella programmazione televisiva pubblica nazionale e regionale.

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Foto: 123rf.com
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